Spalletti: “Si diventa grandi anche attraverso queste partite. Osimhen? Nulla di allarmante, lo valuto domani”

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Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Barcellona in Europa League. Queste le sue parole: "Dobbiamo cercare di essere sempre il Napoli, dare sempre il massimo. Dobbiamo sapere che abbiamo delle caratteristiche per cui bisogna puntare sulle qualità che abbiamo. Offrire sempre un buon calcio, perchè il nome che portiamo e le aspettative della città e la storia del calcio Napoli ci dice che dobbiamo andare in campo a tentare di vincere le partite. Si diventa grandi attraverso queste partite, rincorrendo le competizioni e i risultati contro qualsiasi avversario. Non c'è una divisa differente da mettere tra una partita o un'altra, dobbiamo essere sempre gli stessi. Regola dei gol in trasferta? Non cambia assolutamente niente". Sul sorteggio: "Se abbiamo l'ambizione di arrivare fino in fondo, e dare soddisfazione ai nostri tifosi che ci seguiranno in tanti anche domani, dobbiamo essere sempre pronti. Non possiamo scegliere il contesto". Sull'attacco: "Noi abbiamo fatto una rosa in cui tutti possono giocare insieme. Nel discorso va messo anche Petagna, che può giocare sia con Mertens che con Osimhen. Bisogna però pensare ai 95' della gara, agli equilibri della squadra che deve sapere cosa fare per muoversi in maniera coerente in base alla situazione che le si prospetta". Sulle condizioni di Osimhen: "Niente di muscolare per Osimhen. Ieri aveva un leggero gonfiore al ginocchio, per precauzione l'ho lasciato a riposo e lo valuteremo domani. Ieri ha finito l'allenamento senza nessun problema". Sul Barcellona: "Xavi era un grande conoscitore di calcio da giocatore, lo sarà anche da allenatore. Mi sembra già a buon punto, poi a dicembre hanno inserito calciatori che danno imprevedibilità, di quelli che sanno risolvere la partita anche da soli. Li vedo a un buon livello e sicuramente Xavi riuscirà a portarla dove lui pensa". Sul giocare al Camp Nou: "Se iniziamo a pensare alla storia di questo club c'è il rischio di intimorirsi. Meglio dunque focalizzarsi sulla qualità della nostra squadra, pensare a fare quel calcio che abbiamo già fatto vedere. Le nostre capacità sono quelle lì". Foto: Twitter Napoli