Spinazzola: “Vedevo tutto buio e nero, ho pianto tre-quattro volte. Era come dare le testate ad un muro”
Sembra tutto apparecchiato per il ritorno in campo di
Leonardo Spinazzola, che a 282 giorni dall'infortunio al tendine d'Achille accusato nella gara contro il Belgio è tornato domenica tra i convocati. L'esterno italiano, ospite di "Supertele, leggero come un Pallone", su
Dazn ha messo alle spalle tutti i mesi difficili:
"Ho passato momenti in cui dicevo che non sarei tornato più veloce come prima, non riuscirò a fare determinate cose come prima, perché vedevo tutto buio e tutto nero.
Mia moglie in questi mesi è stata incredibile. Ho pianto tre o quattro volte, soprattutto quando non riuscivo a fare delle cose, era come dare le testate ad un muro di cemento che non andava giù". Sulla Roma:
"Spero che finisca bene la stagione e vinca le partite che rimangono.
L'obiettivo è stare più in alto possibile in campionato e spero di passare giovedì contro il Bodo. Poi cercheremo di fare un grande finale di Conference". FOTO: Instagram Spinazzola