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Spinazzola: “A dicembre sarò già in campo. Scudetto Roma? Se succedesse si dovrà ricostruire la città”

04.09.2021 | 10:09

Leonardo Spinazzola insieme alla compagna Miriam Sette sono stati i protagonisti di un’intervista concessa a SportWeek, inserto de La Gazzetta dello Sport. Queste le parole dell’esterno della Roma infortunatosi durante gli scorsi Europei: “Il rientro? Mourinho e Mancini già lo sanno: a novembre tornerò ad allenarmi e a dicembre sarò già in campo. 

Scudetto Roma: “La squadra è forte. Se succedesse, penso che però, la povera città di Roma dovrebbero rifarla dopo quel doppio festeggiamento”.

Su Mourinho: “Sembra che scherzi, ma ti dice le cose come stanno. Non sono io a dover parlare del suo palmares, la sua storia parla per lui”.

Sulla sua carriera: “Del mio passato cambierei il ruolo – cioè vorrei essere stato impostato prima come terzino – e la testa. Avrei dovuto avere più pazienza”. 

Sugli Europei: “Per vincere non serve uno spogliatoio unito. Serve una squadra che in campo dia tutto, poi fuori puoi mandarti anche a ca**re. Certo, se invece vai anche a cena insieme, come noi, è ancora più bello. Nello spogliatoio dell’Italia eravamo scemi veri, perciò abbiamo trascinato gli italiani. Io un gruppo così scemo e ignorante non l’avevo mai visto: bellissimo”.

Sull’infortunio: “Ho pensato, perché a me? Dopo la botta, ho capito subito che mi era saltato il tendine. È arrivato Bryan Cristante e gli ho detto che mi ero rotto tutto. Mi passavano davanti tanti pensieri, l’Europeo che se ne andava, il miglior momento della mia carriera e allora è cominciato un mare di lacrime. Il giorno dopo a Coverciano, però, già mi sono sentito meglio. I compagni mi hanno tranquillizzato. La notte ho faticato a prendere sono, ho fatto di nuovo mezz’ora di lacrime, poi mi sono bevuto due birre e ho detto: “Ok, ora basta. Mi dicevo, andrò ad alzare la coppa con le stampelle. Ero convinto. Non lo dicevo tanto per dire. Sicuramente pensavo che saremmo arrivati in finale”.

Il viaggio a Londra: “Stupendo. Quando non gioco ho l’ansia, perciò è stato bello rivedere i miei compagni. Il grande riconoscimento dopo la Spagna lo ricorderò per sempre”.

Sul Real Madrid: “No, stavo giocando l’Europeo, pensavo solo a quello. Il mercato non lo seguivo proprio”.

Sul mancato passaggio all’Inter: “Siamo gente con la valigia, ma certe volte ci rimani male. Sono cose che fanno crescere. La mia testa è cambiata lì, è scattato qualcosa, ho detto che da quel momento mi sarei divertito. Certe cose servono a rafforzarti”.

Foto: Twitter Roma