Sprofondo Real: tutti i numeri della crisi merengue
Un altro tonfo per il
Real Madrid. La sconfitta casalinga rimediata oggi in Liga contro il
Villarreal non è un semplice incidente di percorso. Gli uomini di
Zidane stanno attraversando il peggior momento della stagione: -16 dal Barcellona capolista, mancanza di vittorie ed un
Cristiano Ronaldo in evidente difficoltà. La squadra sembra aver perso tutte quelle caratteristiche con cui ha dominato negli ultimi due anni: intensità, carisma, qualità, cinismo.
Real Madrid sotto processo, dunque, alla luce della piega ha preso il rendimento dei campioni in carica di tutta (o quasi) la prima metà di stagione, fatta eccezione per la vittoria (non senza soffrire) nel Mondiale per club dello scorso dicembre. Dopo la finale di
Cardiff i
blancos ad agosto hanno alzato al cielo
Supercoppa europea, vinta sulla pelle dello
United dell’ex
Mou, e Supercoppa spagnola, con i rivali di sempre del Barcellona sconfitti in entrambe le sfide. Trofei appendice della scorsa stagione, ma comunque da ascrivere a quella in corso. Ciò non toglie che da settembre in poi qualcosa è cambiato. Inizialmente le perfomance altalenanti erano state addebitate all'assenza di
Ronaldo, che ha saltato le prime quattro di Liga per squalifica. Poi però il fuoriclasse di Funchal è rientrato, ma nessuno poteva attendersi da lui il misero bottino di 4 gol in 16 presenze di campionato (meglio in Champions: 6 centri su 9 partite disputate). Lo stesso
Zidane è passato nel giro di pochi mesi da enfant prodige dei miracoli, capace mettere le mani su 7 trofei in un anno e mezzo, comprese le due Champions di fila (impresa mai riuscita a nessuno prima di lui con il nuovo format), a tecnico meritevole di essere messo in discussione. Ma ora la crisi del
Real è sempre più profonda. Appena 32 i punti raccolti dalle merengues in 18 giornate di Liga, un bottino che vale un misero quarto posto, dietro al
Barcellona capolista (davanti con 16 lunghezze di vantaggio),
Atletico Madrid e
Valencia. La squadra di Zidane appare in grande difficoltà sotto più punti di vista, a partire dalla distanza incolmabile che la separa dal Barça. La prima causa del crollo è certamente da ricondursi all’efficienza del reparto offensivo, sempre stato il fiore all’occhiello di Zizou: l’attacco non sta rendendo come ci si aspettava. 32 i gol fatti, contro i 48 dei rivali blaugrana. Non va certo meglio il reparto difensivo, che ha già incassato 17 reti (gli uomini di
Valeverde appena 7). Un confronto che non lascia spazio all'immaginazione e che testimonia come i problemi, all'ombra del
Bernabeu, ci sono eccome. Al
Real servono risposte immediate, ritrovare quella brillantezza perduta per strada, per uscire da un tunnel che, al momento, sembra più buio che mai.
Foto: Marca