Srna: “Estate tremenda, avevo perso tutto in un attimo. A Cagliari per rilanciarmi. Su Pavoletti e Barella…”

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Darijo Srna, esperto e duttile centrocampista croato dalla scorsa estate al Cagliari, ha rilasciato un'intervista sulle pagine de La Gazzetta dello Sport commentando i suoi primi mesi in Italia: "Avevo perso tutto in un attimo. Prima il doping e la squalifica e mi cade il mondo addosso. Poi il presidente Akhmetov dello Shakhtar che mi dice che non mi rinnoveranno il contratto, ed è un altro pugno in faccia. Lo capisco, fa il suo lavoro, lo Shakhtar è il mio amore, so che deve crescere dei giovani. Io però avevo comprato una bella casa a Donetsk, il presidente aveva aperto una scuola internazionale dove andavano i miei bambini. In un soffio, tutto sparito. Ero a pezzi. La squalifica è stato il momento peggiore della carriera, ma sono robusto. Quel che non ti ammazza ti fortifica. Poi arriva la chiamata del Cagliari. Prima di decidere ho preso informazioni. Giovanni e Giacomo Branchini, che non sono i miei agenti, ma amici, mi hanno parlato dell’ambiente, poi mi ha chiamato Pavoletti, che mi piace molto. Ama scherzare, come me, ed è un grande attaccante: non mi permetto di entrare nel mestiere di Mancini, ma meriterebbe una chance in Nazionale. Vi manca il bomber? Eccolo. E Barella in un paio d’anni diventerà il leader degli azzurri".
Foto: Cagliari Twitter