Stankovic: “Accetterei di nuovo l’incarico. Futuro? Se mi siedo al tavolo, vuol dire che la Samp è salva”
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Dejan
Stankovic, allenatore della
Sampdoria, ha così parlato al termine della sfida persa 5-1 contro il
Milan: “Siamo tutti insieme in questa storia, sappiamo bene quello che stiamo passando. Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, al di là delle nostre possibilità. Forse li abbiamo fatti arrabbiare dopo l’1-1, è una squadra allenata bene con velocità e tecnica. Dal vivo sono impressionanti. Ho visto progressi ma dobbiamo essere realisti, se vuoi combattere su tre fronti per arrivare in fondo non è facile far crescere un giovane se non è un fuoriclasse perché deve avere la possibilità di sbagliare. La scelta di mandare mio figlio in Olanda è andata in questa direzione: sta crescendo come uomo e come portiere. Sono felice per lui, ho utilizzato i giovani ma c’è troppo gap fra prima squadra e primavera. I ragazzi che valgono in Italia ci sono. Se ci facessero altre squadre Under 23 sarebbe meglio” Poi ha proseguito:
"Come si allena in questa situazione? “Cerchi di dare risposte a te stesso per poi spiegare la situazione ai ragazzi, è difficile ma giorno dopo giorno trovi le energie. Non posso arrabbiarmi con loro perché sono professionisti onesti che hanno dato il massimo. Sono altri a cui dovremo fare delle domande. Ci penso spesso, ma tornassi indietro accetterei di nuovo: per un giovane allenatore è un’esperienza che serve. Non sono spaventato per il mio futuro, posso accettare qualsiasi sfida perché non ho paura del non successo. Quando non vinci impari tanto”. Infine, sul futuro:
"Se rimarrei anche in Serie B? Se mi siedo al tavolo con qualcuno vuol dire che la Sampdoria è salva, è quello che mi auguro indipendentemente che sia io o un altro ad allenarla". Foto: Instagram Sampdoria