Stankovic: “Fiero del mio Ferencvaros. Samp? Bella tappa, tosta come uomo e allenatore”

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Dejan Stankovic, allenatore del Ferencvaros, ha così parlato a Sky Sport dopo il pareggio contro la Fiorentina valso per gli ungheresi il passaggio del girone da secondi in classifica, con quindi un turno playoff in più da disputare rispetto ai viola: "La partita poteva finire in ogni modo. Ho recuperato un paio di giocatori ieri sera, c'è tantissima stanchezza. Con questa abbiamo già fatto 33 partite in stagione, è un intero campionato ungherese. Capisco i ragazzi e dico che questo girone era da Europa League. I miei complimenti alla Fiorentina, fanno paura: dopo l'1-0 hanno messo quattro attaccanti e per noi non era facile. Ma sono fiero dei ragazzi, stasera hanno lottato come dei leoni". Sul gol subito: "Anche l'ultima partita di campionato avevamo preparato i calci d'angolo perché segnavano il 50% dei gol su piazzati. E al primo angolo abbiamo preso gol. C'è molto da lavorare, io ho imparato a rispettare i calci piazzati, possono tenerti dentro a una competizione o farti uscire. Lo so sulla mia pelle. Bisogna essere cattivi e coraggiosi nell'andare a saltare, ma loro nell'ultima mezz'ora avevano dei carrarmati davanti. Comunque preferirei prendere gol in contropiede che su calcio d'angolo". Infine, sul suo percorso da allenatore: "Vengo dall'esperienza alla Stella Rossa, nella mia città, nel mio club, tante emozioni. La Sampdoria una bella tappa, tosta come uomo e allenatore, mi ha arricchito di tanti particolari. Penso che quello italiano sia il campionato più difficile per un allenatore e per quello è bello. Non riesco a descrivere quanto sia impegnativo, lo vedo in ogni partita che guardo. La cosa che non mi piace però è essere considerati fenomeni e poi la settimana dopo non vali niente. Lasciamo più spazio agli allenatori anche per sbagliare...". Foto: Instagram Ferencvaros