STEFAN ORTEGA, DALLA RETROCESSIONE IN BUNDESLIGA A PROTAGONISTA CON GUARDIOLA
Il
Manchester City ha battuto comodamente il
West Ham ieri sera, per 3-0, dopo che nel primo tempo era stato tenuto a galla in un paio di occasioni dal portiere
Stefan Ortega. Guardiola infatti ha dato minutaggio al vice di
Ederson, e la fiducia è stata ben riposta, con l'estremo difensore che non si è fatto sorpedere. Si tratta dell'esordio assoluto in
Premier per Ortega, dopo che aveva avuto modo di giocare già due gare in Champions League, nella fase a gironi (con Borussia Dortmudn e Siviglia) e anche nelle verie coppe nazionali inglesi, come FA Cup e Copppa di Lega, dove aveva collezionato 9 presenze. Ma in Premier era stato sempre in panchina, alle spalle di Ederson, una colonna del City. Ieri sera, Ortega, ha avuto la sua chance e l'ha sfruttata al massimo. Classe 1992, 31 anni, portiere esperto. Stefan è un calciatore tedesco, di chiare origini spagnole. E' nato a Hofgeismar, nel nord dello stato federale tedesco dell'Assia.
Suo padre è spagnolo e sua madre è tedesca. Una vita all'
Arminia Bielefeld, club in cui si avvicina nel 2007, quando entra a far parte del settore giovanile del club. Esordisce in prima squadra nel 2010, per rimanerci a vita. Infatti l'Arminia è la squadra con cui ha sempre giocato se si esclude una parentesi di tre anni al
Monaco 1860 tra il 2014 e il 2017 in prestito, trascorsa tra campo e panchina. Fino ai 27 anni, anno in cui ha conquistato la promozione da titolare dell’Arminia (nel 2020), non ha mai conosciuto nemmeno la Bundesliga. La sua, insomma, è la storia di un underdog, di uno che ha fatto la gavetta. Quando è arrivato in Bundesliga, ha realizzato quello che sembrava il suo grande obiettivo, di quei calciatori che anche in Serie A, raggiungono la massima serie come aspirazione massima. Ma per Ortega non è così. Perché una volta conquistatosi il palcoscenico, Stefan non si è limitato ad essere una comparsa ma ha voluto indossare i panni dell’attore protagonista. Una serie di prestazioni oltre ogni logica e ogni statistica hanno permesso all’Arminia di conquistare una salvezza totalmente impronosticabile nel 2020-21. Tante parate, tanta leadership. E anche nel 2021-22, è grande protagoinista, dove però non evita la retrocessione al suo amato club. A giugno sembra essere il leader del suo club per una ripartenza dalla seconda serie tedesca. Ma il destino ha in serbo per lui altro. Lo chiama il Manchester City, e come fai a dire di no a Guardiola, anche se sai che sarai solo una riserva. Ortega quindi lascia l'Arminia, totalizzando ben 211 presenze e vola in Inghilterra. A distanza di 7 mesi e 12 giorni, dalla seconda serie tedesca, ha fatto il suo esordio assoluto nel City, da titolare nella competizione più importante d’Europa, tra l'altro, contro il Borussia Dortmund, club che distava poche decine di chilometri dalla sua città natale. Ortega chiuse con un clean sheet e con quattro parate, nello 0-0 finale, dimostrando di poter essere un degno sostituto di Ederson. E Guardiola gli ha dato il suo spazio, nella gara finale del girone di Champions con il Siviglia e nelle coppe. Dodici le presenze totali per Ortega, con il giusto e meritato esordio in Premier, chiuso anche questo, come quello in Champions, con un clean-sheet. A 31 anni, una bella soddisfazione per questo portiere tedesco, che ormai pensava che la sua carriera fosse solo nella sua Germania, che dovesse seguire il destino del suo
Arminia Bielefield. E invece si ritrova grande protagonista e lo sarà probabilmente anche nella finale di FA Cup, contro il Manchester United, se Guardiola gli concederà anche l'atto finale della competizione che ha sempre giocato. Foto: twitetr Manchester City