Stop al mercato, via alla Serie A: parlano gli ex
Favorite, sorprese e lotta per i posti che contano: il campionato 2019-2020 visto dagli occhi di chi ha affrontato sul campo mille battaglie Speranze estive e colpi di mercato hanno accompagnato le aspettative dei tifosi fino al primo fischio della nuova stagione. Poi in campo un'altra volta per vedere confermati o sviliti i propositi maturati con l'astinenza dal calcio giocato. Nell'immensa Curva dei sostenitori delle 20 compagini che hanno dato il via alla Serie A 2019-2020, c'è anche un parterre de rois di ex calciatori che seguono da vicino le vicende delle loro squadre del cuore: le bandiere. La Juventus è ben rappresentata da Antonio Cabrini, arcigno difensore bianconero (e della Nazionale Campione del Mondo) dal 1976 al 1989 e icona del calcio anni Ottanta.
Intervistato da L'Insider, il Bell'Antonio ha rivelato come la nuova Juve targata Sarri deve fare di tutto per mantenere vivo il motto di Boniperti: «Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta». E il successo non è il nono scudetto consecutivo, ma quella Champions League tanto agognata dai tifosi. Da dieci a dieci Perché i bianconeri sono i favoriti, anche in questa stagione, per la vittoria dell'ennesimo titolo nazionale. Come da anni a questa parte e come, fin dall'inizio dello scorso campionato aveva detto anche Francesco Totti. L'ex capitano e (ormai) ex dirigente giallorosso, infatti, vede la Serie A nelle mani della Juventus anche questa volta. La sua Roma - come dichiarato da lui stesso ai microfoni di SkySport24 - rischia ancora una volta di rimanere fuori dalla corsa all'Europa che conta. Da numero 10 a numero 10. Il Napoli ha nel cuore Maradona e il suo pensiero resta sempre rivolto a Castelvolturno. Nessun giudizio sulle possibilità di successo della squadra allenata da Carlo Ancelotti per il secondo anno di fila, ma parole al miele nei confronti di El Chucky Hirving Lozano, il fiore all'occhiello della campagna acquisti di Aurelio De Laurentiis: «Con lui il Napoli si è assicurato un attaccante forte per molti anni». E lo dice uno che di talento se ne intende in abbondanza. Mazzola e il Conte HerreraL'Inter ha la possibilità di far saltare il banco. Complice una campagna acquisti di grande livello, la vera ciliegina è arrivata prima della torta stessa. Il suo nome è Antonio Conte e la rincorsa al successo è nel suo dna. Una voglia sottolineata anche da Sandro Mazzola che nelle gesta e nei modi del nuovo allenatore nerazzurro rivede un Helenio Herrera in salsa moderna, per dedizione, abnegazione e senso di coinvolgimento che è riuscito a trasmettere fin da subito al gruppo nerazzurro. Ingrediente fondamentale per il nuovo menu della Serie A.