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STRAPOTERE FISICO E SENSO DEL GOL: SIMY, IL GIGANTE DEL CROTONE

19.04.2018 | 10:30

Il Crotone interrompe la corsa della Juventus, regala indirettamente maggiore fascino allo scontro al vertice tra i bianconeri e il Napoli in programma questa domenica e mette in tasca un punto a dir poco importante per la corsa salvezza. A punire l’attuale capolista è stato Simeon Tochukwu Nwankwo, semplicemente noto come Simy: il centravanti, esattamente al minuto 65 dell’incontro, sfrutta una sponda sporca di Trotta e si leva da terra inventandosi un gol mozzafiato, strepitoso e di rara bellezza ristabilendo la parità dopo il vantaggio iniziale di Alex Sandro. Una rovesciata pazzesca, spalle alla porta, che non lascia scampo al malcapitato Szczesny e che fa letteralmente esplodere di gioia l’Ezio Scida. Una rete, molto simile a quella siglata da Cristiano Ronaldo recentemente proprio allo Stadium in Champions League, fondamentale che tiene ancora in vita il Crotone e che attesta il suo straordinario momento di forma: si tratta della seconda marcatura personale nelle ultime tre partite, la terza complessiva durante questa stagione fatta, però, di alti e bassi anche per via del pochissimo spazio avuto a disposizione. Simy, tuttavia, ha dimostrato ancora una volta di poter fare la differenza, di saper reggere l’intero peso dell’attacco rossoblu sulle proprie spalle e di avere un grandissimo senso del gol. Ma la sua storia inizia da molto lontano, precisamente da Lagos, luogo in cui è nato il 7 maggio del 1992. In Nigeria, sin dall’infanzia, inizia a rincorrere il pallone e ad amare questo sport. Con il tempo coltiva il tanto ambito sogno di diventare un calciatore professionista.

Simy esultanza gol Juve Foto Crotone Facebook

Nel 2008, a 16 anni e dopo aver lasciato il segno per le strade della sua città, viene tesserato dal Guo FC, una piccola società calcistica nigeriana. In un solo anno riesce a rendersi protagonista e a farsi notare: infatti, nell’estate del 2009, il Portimonense Sporting Clube decide di puntare su di lui e per Simy spalancano finalmente le porte del calcio europeo. Una volta giunto in Portogallo, l’allora 17enne, intende cogliere l’occasione al volo e non vuole perdere il tanto atteso treno. Sudore, impegno e dedizione, tutto ciò abbinato a un impressionante strapotere fisico: 198 cm per 85 kg, sono queste le principali armi a disposizione della punta. Nel settore giovanile dei lusitani migliora giorno dopo giorno e plasma a dovere il proprio talento, la sua voglia di raggiungere l’obiettivo personale è tanta e gli consente di farsi largo. Dopo due anni all’interno del vivaio, la dirigenza nota i suoi evidentissimi progressi e opta per la meritata promozione in prima squadra dove, in poco tempo, si ritagli il proprio posto in particolar modo nell’undici titolare. Dal 2011 al 2013 Simy si mette in evidenza e stupisce tutti con un rendimento decisamente convincente: 55 apparizioni condite da 17 centri personali, un bottino che non può passare affatto e per alcun motivo al mondo inosservato e a quel punto si fa avanti per acquistarlo il Gil Vicente, altro club portoghese. Simy continua a fare ciò che gli riesce meglio, gonfiare la rete, e il suo nome inizia a circolare. Le sue prove sempre oltre oltre la sufficienza attirano l’attenzione di Giuseppe Ursino, direttore sportivo del Crotone, che manda i suoi emissari in terra lusitana per osservarlo da vicino. I riscontri sono positivi e nell’estate del 2016, dopo la storica promozione in Serie A, il sodalizio calabrese lo acquista a titolo definitivo. Simy lascia il Gil Vicente, dopo aver siglato 29 centri in 88 gare disputate, con la voglia di sfondare nel nostro campionato. L’ex tecnico dei pitagorici, Davide Nicola, gli dà spesso fiducia e lui risponde sempre presente. Simy è uno dei tanti artefici del miracolo Crotone e contribuisce attivamente alla conquista dell’insperata salvezza con 3 pesanti gol in 21 apparizioni. Quest’anno il copione sembra lo stesso e la storia potrebbe ripetersi. Il gol alla Juve ha permesso al centravanti nigeriano di toccare il cielo con un dito e se Walter Zenga, attuale allenatore rossoblu, dovesse dargli nuovamente una chance, siamo certi che il classe 1992 la sfrutterà nuovamente al meglio. Simy, il gigante del Crotone.

Foto: zimbio