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STRUTTURA E INTELLIGENZA TATTICA: FER, IL PERNO DEL FEYENOORD

17.05.2020 | 14:30

In Olanda, oltre ad Ajax e PSV, c’è anche il Feyenoord a lottare da sempre per i primi posti dell’Eredivisie. A trascinare la formazione di Rotterdam quest’anno è stato principalmente Leroy Fer, duttile e onnipresente centrocampista tornato in Patria dopo una lunga esperienza in Galles. Fer nasce a Zoetermeer il 5 gennaio del 1990, da una famiglia originaria del Curacao, ex colonia olandese. Sin dall’infanzia gioca a calcio per le strade del suo quartiere All’età di 9 anni entra a far parte del DWO Zoetermeer e dopo poco tempo viene notato dal Feyenoord. Il piccolo talento si trasferisce a Rotterdam con l’obiettivo di diventare un calciatore professionista. Nel 2007, dopo aver compiuto l’intera trafile nel settore giovanile, debutta in prima squadra vincendo anche una Coppa olandese. Lo spazio a disposizione non è tanto e decide di trasferirsi al Twente nel 2011. La sua crescita è notevole e le sirene della Premier League arrivano puntuali: il Norwich lo acquista sborsando la cifra di 5,5 milioni di euro.

In Inghilterra l’impatto è dei migliori e Fer si dimostra all’altezza sfoggiando la sua qualità di palleggio abbinata a un’importante struttura fisica. L’intelligenza tattica gli consente di essere utile in entrambe le fasi e di andare al tiro da fuori per trovare il gol. Nel frattempo arriva la convocazione della Nazionale olandese e, nel 2014, passa al QPR. A Londra disputa due stagioni siglando 8 marcature personali in 48 incontri. Nel 2016 accetta l’offerta dello Swansea e, dopo la retrocessione in Championship, nell’estate del 2019 torna in Olanda e al Feyenoord, contribuendo al raggiungimento del terzo posto. Fer, in scadenza di contratto a giugno, rappresenta anche una ghiotta occasione di mercato a parametro zero.

Foto: Twente Inside