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STURARO, CORSA E GRINTA PER IL GENOA

03.03.2014 | 09:32

Stefano Sturaro da Sanremo, 9 marzo 1993, squadra di appartenenza Genoa, numero di maglia 69, ruolo centrocampista. Nomi e dati da tenere d’occhio: il giovane calciatore ligure si sta ponendo all’attenzione nazionale con prestazioni sempre più convincenti tra le fila del Grifone.

Dall’avvento di mister Gasperini, Sturaro sta trovando con continuità una collocazione in prima squadra, sino ad arrivare ieri a siglare la rete del raddoppio in Genoa-Catania 2-0.

Vince un contrasto al limite dell’area con Monzon, penetra in area dalla destra e lascia partire un diagonale incrociato che non lascia scampo ad Andujar. Alla sesta apparizione in Serie A è arrivata già una segnatura. A Gasperini non tremano i polsi quando si tratta di schierarlo centrale nel centrocampo genovese in sostituzione di Matuzalem: “Sturaro e Bertolacci sono due giocatori giovani ed interessanti. A gennaio abbiamo ridotto la rosa, prendendo cinque giocatori mirati per solidificare il gruppo e creare un buon mix tra giovani e meno giovani”. E il mix sta funzionando, Gasperini ha ritrovato il suo 3-4-3 elastico con continui scambi di posizione tra gli esterni, un gioco veloce ed incisivo, ma anche capace di chiudersi a riccio in un 5-4-1 e farsi rimbalzare addosso gli avversari.

La stima del mister, una squadra che gioca bene a calcio e che ottiene risultati: è l’ambiente ideale per Sturaro. Ma la scintilla con Gasp affonda le radici nel tempo, precisamente in un’amichevole pre-stagionale del 2010/11. Panathinaikos-Genoa, Stefano è uno dei giovani della Primavera portati in prima squadra per completare i ranghi: “22 agosto 2010, amichevole ad Atene contro il Panathinaikos. Ero abituato a giocare davanti a dieci persone –ricorda Sturaro in un’intervista a Il Giornale del 2011- e quella volta di persone ce n’erano 15 mila. Quando sono entrato, non sapevo a cosa pensare. Avevo di fronte Gilberto Silva, Govou, Boumsong. Fino al giorno prima li vedevo alla Playstation. Alla fine Gasperini e Gilberto Silva mi hanno fatto i complimenti”. Evidentemente di quei complimenti e di quella partita il mister di Grugliasco se n’è ricordato quando è tornato in Liguria nel settembre 2013.

Sturaro è rientrato la scorsa estate al Genoa, dopo l’esperienza in prestito al Modena in Serie B nel 2012/13, occasione non sfruttata appieno, come dimostrato dalle sole 8 presenze in campionato e dalle 2 in Coppa Italia.

Il matrimonio con i rossoblù liguri è iniziato quando Stefano aveva 15 anni, notato dagli scout genoani tra le fila dei Carlin’s Boys- Sanremese. Viene aggregato agli Allievi Nazionali, e diventa una presenza fissa per le Nazionali giovanili italiane, gioca negli Under 16, 17, 18 e 20. Manca il passo nell’Under 21, Sturaro ci ha sperato anche per le ultime convocazioni, ma la concorrenza è alta e Di Biagio per ora ha fatto altre scelte: “L’Under 21? Ci penso sempre, ma adesso per me la cosa più importante è fare bene qui”, ha dichiarato proprio ieri il centrocampista.

1,82 per 70 kg, Sturaro è nato mezzala e si è trasformato centrocampista centrale, le sue qualità fondamentali sono corsa, grinta, quantità e una buona tecnica. Si candida al ruolo che fu di Juric nel primo Genoa di Gasperini. E con queste caratteristiche, ha tutto per diventare l’idolo dei tifosi.