Szczesny: “Non leggo i giornali. Le pagelle? Mi fanno ridere, ecco perché”
Wojciech Szczesny, portiere della
Juventus, ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali del club bianconero. Questi i passaggi più significativi:
"Il mio ruolo? L'ho fatto ovviamente per papà, poi ero sempre il più alto tra i miei compagni. Si vedeva subito che ero molto più forte in porta che fuori. Credo che uno ci nasce portiere, perché devi essere molto particolare come persona. Quando giochi a livelli importanti, il margine di errore per un portiere è 0. Devi avere una grande forza mentale per sopportarlo. Quando gioco le partite, gioco bene e vinciamo, io soffro lo stesso. Perché il giocatore può fare il 3 a 0, il 4 a 0, un tunnel un assist. Io magari per una questione di un centimetro prendo un gol. A casa poi smetto di essere un calciatore, mi rilasso. A casa sei un uomo diverso, non una macchina che deve portare a casa i tre punti. I giornali? Io odio queste cose. Sono cambiato molto quando sono venuto in Italia, perché non conoscevo la lingua e non sapevo cosa si dicesse di me. Da allora mi è rimasta questa cosa di non leggere. Le pagelle? Mi fanno ridere, perché l'unico che sa come ha giocato è il giocatore. Poi magari da una parte leggi 'Higuain 5.5" e dall'altra "Higuain 7,5'. La parata preferita? Quella fatta con i tempi giusti. Spesso quando fai un "miracolo" vuol dire che hai sbagliato qualcosa nella preparazione, quindi sei costretto ad inventare. Io preferisco le parate semplici, perché vuol dire che ho fatto le cose per bene. Rigori? Devi studiare tanto l'avversario, poi al momento giusto capire cosa farà. Noi studiamo cinque/sei rigoristi e come hanno calciato negli ultimi due anni", ha chiuso Szczesny. Foto: Twitter ufficiale Juventus