Tagliavento: “Il mio ritiro? Lacrime a Coverciano, ottimo rapporto con tanti calciatori. Il gol di Muntari l’errore più evidente”
Paolo Tagliavento, ormai ex arbitro della sezione di Terni, ha rilasciato un'intervista sulle pagine de
Il Messaggero raccontando le sue sensazioni dopo il ritiro:
"Il mio ritiro? A Coverciano ho versato un po' di lacrime quando Rizzoli e gli altri arbitri di Serie A hanno salutato me e Damato. Un momento commovente. L'abbraccio di De Rossi non è stato il solo: con tanti calciatori si è instaurato un rapporto di stima e affetto reciproci. Sono sereno, ho coronato il mio sogno, anche se mi sarebbe piaciuto dirigere un finale Mondiale o di una competizione europea. Calciopoli? Un periodo tremendo, giorni terribili che per fortuna sono durati poco. Io ero estraneo, come è stato appurato dalla giustizia. Fare l'arbitro è stato una scuola di vita: a 15-17 anni impari a prendere da solo le decisioni e a crescere prima. Le manette di Mourinho? Mi hanno dato fastidio, ma solo per un attimo. Tutti dissero che avevo diretto molto bene. Il gol di Muntari è il mio errore più evidente, oggi si sarebbe evitato in un decimo di secondo con il VAR. Il futuro? Vorrei portare la mia esperienza come insegnamento per i ragazzi". Foto: Evening Standard