TALENTO, CLASSE E NUMERI DA PREDESTINATO: RODRYGO, IL GIOIELLO DEL SANTOS CON L’EUROPA NEL FUTURO
Il Brasile sforna giovani di qualità in maniera costante, come se il talento fosse ormai nel DNA di ogni cittadino carioca. L'ultimo gioiello in ordine di tempo è
Rodrygo Silva de Goes, semplicemente noto come
Rodrygo, che in poco tempo ha già letteralmente stregato mezza Europa e diverse big del Vecchio Continente che non hanno perso tempo nell'appuntare il suo nome. Andando per ordine, Rodrygo nasce a Osasco il 9 gennaio del 2001, sin da subito inizia a rincorrere un pallone e si innamora di questo sport. Come tutti i ragazzini carioca cresce giocando per strada, ma le sue capacità sono evidenti e a dir poco sprecate. Così, grazie all'aiuto della famiglia, nel 2014 entra a far parte del settore giovanile del
Santos. Lì inizia veramente il suo percorso verso il successo, pian piano la sua classe viene fuori e lo staff tecnico del club brasiliano inizia ad essere consapevole di avere tra le mani un potenziale campione. Rodrygo ha i colpi del fuori classe e i numeri del predestinato, quando riceve il pallone è una goduria e riesce a incantare facendo sembrare le sue giocate semplici. Nei vari campionati giovanili cresce in maniera esponenziale coltivando giorno dopo giorno il suo sogno, quello di poter arrivare nel grande calcio europeo. Grazie alla sua determinazione e alla sua voglia di fare, si mette in evidenza e convince la dirigenza
Santistas che due stagioni fa, quindi nel 2016, opta per la promozione in prima squadra. Da quel momento in poi Rodrygo spiccherà il volo migliorando le sue abilità, a colpire un po' tutti è in particolar modo la facilità con cui riesce a saltare e spesso a umiliare il proprio marcatore. Non a caso in poco tempo si guadagna un paragone pesante, scomodo e allo stesso tempo stimolante venendo accostato fortemente alla stella brasiliana più illustre in circolazione:
Neymar, anche lui cresciuto nel Santos nei primi anni del 2000. Nonostante ciò il gioiellino nativo di Osasco prosegue il proprio percorso di crescita e a piccoli si ritaglia il suo spazio tra i grandi. Il 21 luglio 2017, dopo aver convinto a suon di ottime prestazioni, gli viene fatto firmare il primo contratto professionistico: il
Peixe lo blinda con un legame di cinque anni e inserisce nell'accordo anche una clausola rescissoria da 50 milioni di euro perché è cosciente che ben presto alle sue porte busseranno un bel po' di squadre con l'intento di accaparrarselo. Il 1º novembre successivo, appunto, inizia a trovare molto più spazio in prima squadra grazie all'avvento del nuovo tecnico
Elano che lo fa esordire in
Serie A durante la partita vinta per 3-1 contro l'Atlético Mineiro. Il 1º marzo 2018, invece, giunge anche il debutto in campo internazionale e quindi in
Copa Libertadores, diventando così il più giovane calciatore della storia del club carioca a giocare nella massima competizione sudamericana. Per il primo gol bisogna attende il 15 marzo ed esattamente la gara disputata contro il Nacional: Rodrygo entra ancora nella storia e precisamente a 17 anni, due mesi e sei giorni diviene il più giovane brasiliano a mettere a segno una marcatura personale nel torneo. Nel frattempo, le grandi di Europa lo osservano, restano stregate e appuntano il nome di
Rodrygo, diciassettenne esterno d'attacco che avrà quasi certamente un futuro roseo. Il Santos per il momento l'ha blindato fino al 31 dicembre del 2022, ma fuori c'è inevitabilmente già la fila.
Barcellona,
Lione,
Porto,
Sporting Lisbona e non solo, sono pronte a sfidarsi per aggiudicarsi il cartellino del talento verdeoro. Come andrà a finire lo vedremo tra non molto, di sicuro il classe 2001 è pronto a lasciare il segno nel grande calcio. Rodrygo, il gioiello del Santos con l'Europa nel futuro. Foto: Fiveprime