TALENTO, FANTASIA E GARRA: EXEQUIEL PALACIOS, DAL RIVER AL BAYER PER STUPIRE ANCORA

Un anno fa è stato molto vicino al Real Madrid, ora per Exequiel Palacios è davvero giunto il momento di sbarcare in Europa. Il talentuso centrocampista classe 1998 lascia infatti il River Plate e vola al Bayer Leverkusen, confermate le indiscrezioni delle scorse settimane dei principali media argentini. Operazione da circa 20 milioni più bonus, il gioiello 21enne ha firmato con il club tedesco un contratto fino al 30 giugno 2025. Palacios a Leverkusen ritrova il suo ex compagno di squadra Lucas Alario. Si tratta di un centrocampista di qualità che nelle ultime due stagioni, con addosso la maglia del River Plate, è cresciuto davvero tanto e non a caso nel recente passato è stato accostato con insistenza a diverse big europee. Palacios nasce a Famaillá il 5 ottobre del 1998, sin da subito inizia a rincorrere il pallone per le strade del proprio Barrio, come quasi tutti i bambini fanno abitualmente da quelle parti. Il suo talento viene subito fuori e, ammirando i campioni del presente come il connazionale Messi, la voglia di diventare un calciatore professionista aumenta di giorno in giorno. Dopo aver scartato diversi suoi coetanei, arriva la grande occasione: Palacios sostiene e supera a pieni voti un provino per il River Plate, uno dei più grandi club di tutta l'Argentina e del Sud America. A 13 anni, dunque, decide di lasciare casa, amici e famiglia per trasferirsi nella Capitale per intraprendere una nuova avventura e inseguire un sogno. Appena arrivato a Buenos Aires, la sua fame di calcio gli consente di integrarsi perfettamente con l'ambiente e con le ambizioni del club. In silenzio, il promettente Exequiel lavora duramente e osserva il mondo circostante per apprendere ogni piccolo segreto del mestiere. Dopo aver compiuto l'intera trafila ed essersi messo in mostra con le formazioni giovanili, il talentuoso mediocampista inizia ad affacciarsi anche in prima squadra: prima qualche allenamento per respirare l'atmosfera differente, poi l'esordio in Primera Division esattamente l'8 novembre del 2015 contro il Newell's Old Boys. Da quel momento in poi Palacios, sfoggiando la sua garra, resterà all'interno dell'organico. La dirigenza lo tratta come una vera e propria Joya, un autentico gioiello da custodire e far crescere nel miglior modo possibile. Dopo alcuni mesi le presenze in campionato aumentano sempre più e arriva anche il debutto in campo internazionale e in Copa Libertadores, competizione nella quale trova particolarmente spazio. In Patria è stato più volte paragonato a Fernando Redondo, uno dei suoi riferimenti calcistici insieme a Esteban Cambiasso e Lucas Biglia. In Argentina sono in tanti a pronosticare una titolarità stabile di Palacios nella Seleccion entro pochi mesi e le motivazioni sono da ricercare nella completezza di questo calciatore. Sul piano tecnico le qualità non mancano: ha un’ottima conduzione di palla, ha come qualità principale la verticalizzazione e garantisce solidità anche in fase difensiva. A livello tattico è un giocatore di grande duttilità, cosa che lo rende sicuramente interessante anche se con dei possibili limiti iniziali a livello di posizione. Perché nel River Plate ha giocato per la maggior parte delle partite con centrale in uno strano 4-1-3-2, un sistema molto in voga in Argentina che ricalca il classico rombo a centrocampo schiacciando il vertice alto sulla linea delle mezzali. E Palacios proprio in quella posizione ha trovato la sua dimensione ideale. Da gennaio inizierà la sua nuova avventura in Bundesliga con la prestigiosa maglia del Bayer Leverkusen, con un obiettivo ben chiaro: continuare a stupire e coronare i suoi sogni anche in Europa.   Foto: Twitter ufficiale Bayer Leverkusen