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TALENTO, TIRO E DUTTILITÀ: TRAORÉ, IL MILLENIAL PRESO DALLA FIORENTINA

15.01.2019 | 13:28

Hamed Junior Traoré è senza ombra di dubbio uno dei giocatori del momento. Infatti, come vi raccontiamo dallo scorso 13 gennaio, il giovane centrocampista dell’Empoli grazie alle sue ottime prestazioni è finito nel mirino dell’Inter, ma soprattutto della Fiorentina. E proprio il club viola sarà la sua prossima destinazione a partire dalla prossima stagione. Ma, questioni di mercato a parte, concentratiamoci su questa autentica pepita d’oro ancora alla corte di Giuseppe Iachini per qualche mese. Traoré nasce in Costa d’Avorio il 16 febbraio 2000, ma si trasferisce da bambino in Italia. È nel nostro Paese, precisamente in Emilia Romagna, che comincia a calcare i primi campi da calcio ed a scoprire e mettere in mostra tutto il suo talento. La sua prima esperienza con il pallone il piccolo ivoriano la ha nel Boca Barco, club dilettantistico giovanile di quelle parti. Ma non passa poi molto tempo prima che gli osservatori di grandi squadre gli mettano gli occhi addosso. La prima è il Parma, con il suo responsabile del vivaio dei crociati, Francesco Palmieri. Un grande salto che in questo caso però non riesce ad andare in porto. I ducali infatti falliscono e Traoré deve purtroppo masticare amaro. Solo un piccolo rallentamento però nella rapidissima carriera del giocatore. Poco dopo infatti le grandi pretendenti si moltiplicano e da una diventano addirittura tre. Si tratta di Milan, Juventus ed Empoli. Incredibilmente sono proprio questi ultimi ad aggiudicarsi questa lotta di mercato.

Ed è proprio all’interno della cantera dei giocano che sboccia il talento di questo calciatore. 4 gol in 12 partite giocate negli Allievi Nazionali, quindi subito il passaggio nella Primavera. In questa squadra in appena tre gare disputate nel Torneo di Viareggio sorprende il tecnico Massimo Mutarelli. E l’allenatore non sbaglia affatto, visto che poi il giovane gli regala i playoff del campionato segnando una rete contro l’Ascoli, per poi segnare 2 marcature e servire un assist, colpi che consentono all’Empoli di eliminare in successione Lazio e Milan. Stessa storia, anzi migliore, nella stagione successiva. Sempre nel Torneo di Viareggio due gol in semifinale contro il Bruges ed il titolo di miglior giocatore della competizione. Una gioia però non completa, visto che la sua formazione si arrende in finale alla lotteria dei calci di rigore contro il Sassuolo. Ma sono particolari in una carriera che continua a dargli soddisfazioni. E d’altronde non potrebbe essere altrimenti per un giocatore che è ambidestro ed ha tra le sue migliori doti quelle di essere abile nel tirare i calci d’angolo ed in particolare le punizioni. Non sorprende dunque il fatto che sia stato il primo millenial a scendere in campo con la prima squadra nell’Empoli e in Serie B, così come le prove convincenti nel massimo campionato in questa prima parte di stagione, in cui si è imposto come titolare inamovibile. Un calciatore che fa della duttilità un altro suo punto di forza niente male. Sa infatti ricoprire diverse posizioni di centrocampo: trequartista, ma anche mezzala sia di destra che di sinistra, così come centrocampista centrale o regista. I paragoni dunque non possono che sprecarsi. Che chi lo vede come nuovo Sneijder e chi come nuovo Nainggolan. Difficile sbilanciarsi, quel che appare probabile è che alla Fiorentina si farà valere. E chissà che davvero in un futuro non molto lontano potremo vederlo in vero e proprio top club.

Foto: sito ufficiale Empoli