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TAMAS PRISKIN, UN GOL PER LA STORIA DELL’UNGHERIA

16.11.2015 | 12:08

La Groupama Arena di Budapest è stracolma di 25mila tifosi caldi e appassionati in attesa di festeggiare qualcosa di storico. Alla Nazionale ungherese manca la qualificazione ai Campionati Europei dal lontano 1972 (ultima partecipazione). Il doppio spareggio con la Norvegia è l’occasione propizia per approfittarne e fare la storia. All’andata, il 12 novembre, una rete di Kleinheisler è bastata per portare a casa la partita. Ma ancora è tutto da giocare. I norvegesi sono giocatori coriacei e poco propensi a mollare facilmente. L’abbiamo visto e toccato con mano durante la fase a gironi, quando ha affrontato l’Italia a Roma con sicurezza e solidità. Ma gli ungheresi, in questa occasione, hanno troppa fame. Troppa voglia di assaggiare la sensazione di una partecipazione a una competizione internazionale, a trent’anni dai Mondiali messicani. E così, già dopo un quarto d’ora, i magiari sistemano le cose. Ci pensa un certo Tamàs Priskin (che all’andata giocò solo qualche minuto), che mette il suo sigillo (e che sigillo) alla sfida e un tassello importante per la storia della Nazionale. Fuga sulla sinistra, finta a rientrare su due avversari e destro a giro imprendibile per il portiere, sul palo lontano. Una di quelle reti, insomma, che nel gergo giornalistico definiremmo un “eurogol”. Nel caso specifico, non solo per la bellezza del gesto tecnico. Ma anche, e soprattutto, perché è il gol che sancisce la qualificazione a Francia 2016. La partita, poi, terminerà 2-1 per i magiari. L’attesa è finalmente terminata. L’Ungheria vola agli Europei. Un paese è in festa. E nella fantastica notte di Budapest tutto è partito da un’eccezionale rete di un attaccante dello Slovan Bratislava, non più giovanissimo, ma estremamente decisivo. Tamàs Priskin è nato in realtà in Slovacchia, a Komàrno, il 27 settembre del 1986, dove muove i primi passi nel mondo del calcio. Poi, quando si è trasferito nelle giovanili del Gyor – nel 2001 – ottenne la cittadinanza ungherese, unitamente a quella slovacca. Nel 2003 debutta nel massimo campionato magiaro dove gioca per ben tre stagioni, collezionando 24 reti in 67 presenze. Poi, nell’estate del 2006, Priskin si trasferisce in Inghilterra, dove trascorre gran parte della sua carriera, precisamente al Watford. Il suo debutto in Premier League avviene il 19 agosto del 2006 in occasione del match contro l’Everton in trasferta. Il primo gol assoluto con la maglia del Watford arriva in League Cup (contro l’Hull City), mentre la prima segnatura in Premier arriva a dicembre contro il Wigan. In tre anni, Priskin totalizza 15 reti in 65 presenze. Poi, è un girovagare per l’Inghilterra, in Premiership, ovvero l’equivalente inglese della nostra serie B. Ipswich Town (2009/2010), Queen’s Park Rangers (2010/2011), Swansea in prestito, infine Derby County (2011/2012). Nel 2012 abbandona l’Inghilterra per trasferirsi in Russia, all’Alanija Vladikavkaz, nel quale colleziona 14 gol in 35 presenze. Nel corso della passata stagione, dopo le fugaci avventure in prestito all’Austria Vienna e al Maccabi Haifa, torna al Gyor (27 presenze e 11 gol), prima di volare verso la Slovacchia, al suo attuale club. In Nazionale è convocato stabilmente dal 2005, dove ha segnato 17 reti. L’ultima delle quali, è valsa la qualificazione a Euro 2016. L’Ungheria è, nuovamente, nella storia. 

 

Foto: goal.com