Tardelli: “Amo la Nazionale e tifo Juve. Strage dell’Heysel? Ci hanno fatto giocare per non disperdere i tifosi”

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Marco Tardelli al Corriere della Sera parla della sua fede e ritorna sulla finale di Champions League del 1985: "Amo la nazionale, tifo anche la Juve, è la squadra che ho nel cuore: mi ha dato molto e io le ho dato molto. Però potrei dire la stessa cosa del Pisa che mi ha lanciato e del Como che mi ha permesso il salto alla Juve. I processi a campionato in corso? Questo è un problema, perché falsa tutto.  La finale di Bruxelles?: "I festeggiamenti dopo la Coppa Campioni del 1985? Siamo solo andati a salutare i tifosi. Ma io ho sempre detto che non ho vinto quella Coppa. Di chi fu l'errore? Di tutto il calcio: ci hanno obbligati a giocare. Era stata una scelta sbagliata mettere i tifosi in una curva sola. Chi prese la decisione di giocare? Penso l’Uefa. E la polizia di Bruxelles decise di farci giocare perché sarebbe stato un dramma disperdere i tifosi". Foto: tardelli-twitter-personale