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Tare: “La Juve ha i mezzi per controllare il mercato. De Vrij? Non andrà da loro. Sul futuro di Inzaghi…”

02.03.2018 | 11:10

Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport parlando a 360° della sue esperienza biancoceleste: “Entrai nell’ufficio di Lotito per firmare un rinnovo “1+1” e ne uscii d.s. della Lazio. O meglio: potevo esserlo, dipendeva da me. Aspettai 5-6 ore prima di entrare, capii subito che c’era qualcosa nell’aria: mi guardava strano. Poi mi diede un foglio, c’era disegnata la Lazio 2008-2009: ‘Che ne pensi?’. ‘Io faccio il calciatore, perché lo chiede a me?’. ‘Perché mi daranno del pazzo, ma ti voglio d.s.: penso a questa scommessa da due anni. Una voce dentro mi diceva già che avrei accettato: nella vita ho sempre scelto di fare la cosa più difficile’. Potere della Juve? Contro la Juve ho segnato e vinto una volta sola: 2-0 Brescia nel 2002, 7′ di recupero, mai visto. Mazzone urlò: Che è sta roba? e il quarto uomo: Mi vergogno, ma scrivo i minuti che mi dicono. Il potere Juve lo avvertivi come oggi avverti che hanno i mezzi per controllare il mercato italiano, la loro politica aggressiva sui giovani di prospettiva. Il contrasto politico Lotito-Agnelli è lampante. Ma con Paratici zero problemi: neanche per Keita, Milinkovic o De Vrji, che non andrà alla Juve anche se il suo nome è passato sul loro tavolo. Inzaghi-Juve? Non mi dà fastidio sentire queste voci: si cresce, ma devono ancora succedere cose e passare un paio di anni”. Le parole di Tare sono l’ulteriore conferma che – come già ampiamente raccontato – l‘Inter si è mossa in anticipo per il difensore olandese rispetto alla concorrenza.

Foto: sito ufficiale Lazio