Tare: “La Juve ha i mezzi per controllare il mercato. De Vrij? Non andrà da loro. Sul futuro di Inzaghi…”
Igli Tare, direttore sportivo della
Lazio, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de
La Gazzetta dello Sport parlando a 360° della sue esperienza biancoceleste:
"Entrai nell’ufficio di Lotito per firmare un rinnovo “1+1” e ne uscii d.s. della Lazio. O meglio: potevo esserlo, dipendeva da me. Aspettai 5-6 ore prima di entrare, capii subito che c’era qualcosa nell’aria: mi guardava strano. Poi mi diede un foglio, c’era disegnata la Lazio 2008-2009: 'Che ne pensi?'. 'Io faccio il calciatore, perché lo chiede a me?'. 'Perché mi daranno del pazzo, ma ti voglio d.s.: penso a questa scommessa da due anni. Una voce dentro mi diceva già che avrei accettato: nella vita ho sempre scelto di fare la cosa più difficile'. Potere della Juve? Contro la Juve ho segnato e vinto una volta sola: 2-0 Brescia nel 2002, 7' di recupero, mai visto. Mazzone urlò: Che è sta roba? e il quarto uomo: Mi vergogno, ma scrivo i minuti che mi dicono. Il potere Juve lo avvertivi come oggi avverti che hanno i mezzi per controllare il mercato italiano, la loro politica aggressiva sui giovani di prospettiva. Il contrasto politico Lotito-Agnelli è lampante. Ma con Paratici zero problemi: neanche per Keita, Milinkovic o De Vrji, che non andrà alla Juve anche se il suo nome è passato sul loro tavolo. Inzaghi-Juve? Non mi dà fastidio sentire queste voci: si cresce, ma devono ancora succedere cose e passare un paio di anni”. Le parole di
Tare sono l'ulteriore conferma che - come già ampiamente raccontato - l
'Inter si è mossa in anticipo per il difensore olandese rispetto alla concorrenza.
Foto: sito ufficiale Lazio