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Tare, l’erba del vicino, i 20 milioni per Muriqi, Cancellieri e il vice Immobile

18.10.2022 | 23:59

Tare Igli conferenza 19-20 Lazio Twitter

Igli Tare si prende meriti che non sono suoi, al punto che adesso – chissà perché – circolano nuove voci sul rinnovo del contratto in scadenza. Meriti non suoi significa che il mercato l’ha subito e al massimo memorizzato a scoppio ritardato, per la prima volta da quando è alla Lazio, tranne rare eccezioni (per esempio Maximiano). Il rinnovo di contratto, anche se nessuno l’ammetterà, assomiglierebbe paradossalmente a un esonero di Maurizio Sarri. E la Lazio farebbe il passo del gambero, andare indietro piuttosto che avanti. Tare ha un grande appoggio mediatico a prescindere, soprattutto a Roma: evidentemente non si vuole ammettere la svolta dell’ultima estate. Il direttore sportivo albanese ha avuto il cattivo gusto, ospite di un’Università, di sparare a zero su altri club, come se fossero cose di sua competenza. L’erba del vicino, ma che senso ha? Parliamo delle cose di sua competenza: all’interno di un buon mercato della Lazio (figlio di un accordo tra Sarri e Lotito) lui ha avuto due intuizioni, chiamiamole così. Il portiere Maximiano, arrivato con la quasi certezza che il titolare sarebbe stato… Provedel. E Cancellieri, il presunto vice Immobile, arrivato da Verona perché doveva essere una promessa di matrimonio per arrivare anche a Ilic. Diciamo la verità: pensare a Cancellieri come vice Immobile è un esercizio da acrobati. La colpa non è chiaramente di Cancellieri, ma per coprire quel ruolo bene servono mesi e mesi di apprendistato. Ora Tare sta memorizzando che la Lazio non costruita da lui funziona, con qualche buco che avrebbe dovuto colmare in prima persona. A maggior ragione dopo aver buttato al vento una ventina di milioni per Muriqi, oltre dieci per Vavro, ma potremmo continuare con i vari Durmisi, Jony e compagnia cantante. A proposito di cantanti: ma quel Kamenovic arrivato all’improvviso dopo un accordo con il suo agente Kezman, lo stesso di MilinkovicSavic, che ora fa il misterioso sull’ambitissimo centrocampista serbo? In questi casi Tare non parla, ripetiamo: il suo rinnovo equivarrebbe a una Lazio che anziché andare avanti preferisce tornare in piedi. Il discorso coinvolgerebbe inevitabilmente Sarri che ha voglia di guardare avanti e non indietro.

Foto: Lazio Twitter