L'ex rossonero Mauro Tassotti, intervistato da Radio Anch'io Sport, ha commentato il difficile periodo che il Milan sta attraversando, dopo il deludente pareggio senza gol contro il Genoa.
Su Ibra: Fare il giocatore è una cosa, il dirigente un'altra, soprattutto con quelle responsabilità, anche se non sono chiarissimi i suoi compiti. Ci vuole un po' di esperienza, che Ibra non ha. Si sta facendo le ossa, magari qualche errore lo farà. E poi i risultati devono aiutarti, anche Galliani e Braida, quando i risultati non arrivavano, venivano contestati". Poi ha proseguito: "Bisogna un po' abituarsi a queste nuove realtà, le proprietà di un tempo non ci sono più. Chi come me ha 60 anni, fa un po' di fatica ad accettare. Fino all'anno scorso il Milan giocava un gran bel calcio. I Quattro anni con Pioli sono stati positivi: quando il Milan giocava bene, era un piacere vederlo. Per ora quel Milan non si vede. Credo sia giusto che Fonseca non faccia sconti, è dovere dell'allenatore però recuperare certi giocatori, anche se attraverso esclusioni che fanno rumore. Con Leao è riuscita la cosa, con Theo stiamo a vedere. Non c'è solo un colpevole, se le cose vanno così. Quello di Fonseca è stato un inizio travagliato, ci sono state situazioni strane, in cui si è assunto responsabilità forti. Abbiamo sentito poco la voce della società". Foto: Milan twitter