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TAVANO, UN SUCCESSO TOSCANO

29.03.2013 | 09:42

Subito dopo Ardemagni, Cacia, Sansovini e Zaza, appaiati al vertice della classifica marcatori, c’è Francesco Tavano, autore di 16 reti in campionato quest’anno con le quali sta trascinando l’Empoli ai playoff. Solo una stagione fa la squadra toscana era riuscita a vincere i playout con il Vicenza mantenendo la permanenza in Serie B dopo un campionato per niente da incorniciare, ma quest’anno la musica è decisamente diversa. Gli uomini di Sarri stanno inanellando risultati utili di conseguenza che fino a ora hanno dovuto arrendersi solo al Bari, improvvisamente rinata. 

Eppure prima del suo ritorno all’Empoli, dove Tavano è il miglior marcatore di sempre sia della storia che in Serie A, la carriera dell’attaccante di origine casertana non si era esaltata, soprattutto nel massimo campionato. Il suo primo trasferimento alla Fiorentina, quando ancora non aveva un contratto professionistico, lasciava ben sperare per un roseo futuro in Toscana, terra nella quale si sarebbe consacrato di lì a poco. La squadra gigliata, però, lo manda dapprima in prestito al Pisa nella stagione 99/2000 e poi alla Rondinella, la seconda squadra del capoluogo toscano: con i nerazzurri Tavano colleziona 11 presenze, senza mai andare a segno. L’anno succcessivo, invece, gioca ben 46 partite con 21 reti. Impossibile non notare, quindi, la propensione alla rete di Tavano, che tornato a Firenze viene acquistato in comproprietà dall’Empoli, in Serie B.

Esordisce con la maglia azzurra il 16 settembre 2001 contro la Sampdoria: sostituirà nei minuti finali, caso volle, Massimo Maccarone, che ora lo affianca nel tandem d’attacco empolese. La sua prima rete arriva soltanto il 2 giugno del 2022, con il Cosenza. 20 presenze e una sola rete lascerebbero intendere che Tavano ha appena collezionato un fallimento in carriera, ma le società toscane si accordano per il rinnovo della comproprietà per dare un altro anno di tempo all’attaccante, che quindi segue l’Empoli in Serie A. Esordisce nel massimo campionato, quindi, il primo settembre del 2002 contro l’Inter (3-4) sostituendo Massimiliano Cappellini e trovando la terza rete dell’Empoli a pochi minuti dalla fine. Troverà appena altre due reti nonostante le 24 presenze in Serie A e a fine anno la comproprietà non può essere rinnovata.

Era il periodo, però, della Fiorentina che non navigava in buone acque e quando nel 2003 la società gigliata fallì e fu costretta a ricominciare dalla Serie C, Tavano ebbe la possibilità di rimanere all’Empoli, che acquistò, così, l’intero cartellino dell’attaccante di Santa Maria Capua Vetere. Nella sua terza stagione all’Empoli, però, non si esalta ancora: 19 presenze e appena una rete, alla Lazio. La squadra toscana torna in Serie B. 

Arriva, quindi, l’anno della consacrazione: 42 presenze, quindi tutte le giornate della Serie B, e anche 19 reti, di cui 9 su calcio di rigore. Trascina l’Empoli alla promozione in Serie A, da vero protagonista, e si guadagna la fiducia tale da poter scendere in campo da titolare anche l’anno successivo. Nel massimo campionato replica le 19 reti dell’anno successivo, con 37 presenze. In due anni Tavano, tra B e A, trova 38 volte la via del gol attirando su di sé l’interesse di diversi club, tra cui anche altri stranieri. Tra questi il Valencia.

I Pipistrelli acquistano Tavano il 16 agosto del 2006 a titolo definitivo: l’Empoli mette da parte un ottimo tesoretto dopo aver acquistato il giocatore praticamente a parametro zero dalla Fiorentina e Tavano ha l’occasione per consacrarsi a livello internazionale. Gioca anche in Champions League ed esordisce nella Liga contro il Real Madrid subentrando a Miguel Pallardo. Purtroppo le sue prestazioni non soddisfano e il giocatore viene messo ai margini della rosa: per Tavano si avvicina, quindi, un altro passo falso nei massimi campionati, che sembrano non voler premiare le qualità dell’attaccante. Nel mercato invernale, quindi, il Valencia decide di cedere il giocatore in prestito: ne approfitta la Roma, che inserisce nell’accordo anche un diritto di riscatto. Torna in Italia dopo appena sei mesi, quindi, e con un’esperienza per niente soddisfacente nel proprio bagaglio culturale. La Roma, però, non è soddisfatta del suo rendimento e quindi non esercita il riscatto: fa ritorno al Valencia, che lo cederà al primo giorno utile di mercato al Livorno, a titolo definitivo.

Torna in Toscana, quindi, terra nella quale si era fatto notare e si era consacrato. Esordisce ancora una volta in Serie A contro la Juventus, perdendo 5 a 1. La stagione si chiude con 30 presenze e 10 gol in campionato, ma i labronici retrocedono in Serie B nonostante la ritrovata verve di Tavano. Nel campionato cadetto l’attaccante casertano si esalta e lo conferma: 24 reti, titolo di capocannoniere della Serie B, e il Livorno torna in Serie A. Non ci resterà, però, a lungo e Tavano sarà anche costretto a interrompere anzitempo il proprio campionato per una lesione al menisco del ginocchio destro. In Serie B gioca 33 volte segnando 10 volte.

Il 13 giugno del 2011, con l’esperienza al Livorno non più soddisfacente, Tavano torna all’Empoli, al suo primo amore, che sembra volerlo nuovamente consacrare come grande marcatore. Nel primo anno, come dicevamo in apertura, è costretto a tenere alta la tensione all’Empoli cercando di evitare la retrocessione. Nel frattempo il 3 dicembre del 2011 segnando all’Ascoli supera Carlo Castellani e diventa il marcatore più prolifico in maglia azzurra. Gli infortuni iniziano a dargli problemi, però, e la condizione fisica non sembra premiarlo: riesce comunque a terminare la stagione con 23 reti in 42 presenze. Un ruolino di marcia importante che viene replicato, ora, quest’anno. Salta l’intero ritiro per un’infiammazione al tallone, ma ritorna in campo per confermarsi il goleador della squadra: a oggi sono 16 reti in campionato, con vittorie divise equamente con Maccarone, e i playoff a portata di mano. Se l’Empoli dovesse tornare nel massimo campionato per Tavano potrebbe essere una nuova occasione per una nuova primavera. Con la speranza di non replicare gli errori e ritrovare la dimensione giusta.