Tavecchio un anno dopo Italia-Svezia: “Il giorno dell’Apocalisse, mi sono dimesso solo io. Ventura…”
Carlo Tavecchio, ex presidente della
FIGC, ha parlato così a
Rmc Sport ad un anno di distanza da
Italia-Svezia:
"Il giorno dell’Apocalisse. Quella sera sulla Rai si auspicavano il commissariamento della Federazione, andando a creare un grosso problema politico. Io a quell’epoca mi auspicavo delle dimissioni generali nel Consiglio Federale dopo un fatto così grave come la mancata qualificazione dell’Italia. Dimissioni che non sono arrivate, e allora pensai di dimettermi io. Ventura? Il ct aveva infilato sei vittorie consecutive. Noi partivamo dalla gestione Conte, che è sotto gli occhi di tutti aveva fatto l’impossibile agli Europei con quei giocatori. Nelle prime sei partite non avevamo avuto problemi, poi c’è stato un cambiamento di scelte di moduli e di uomini e siamo arrivati con l’eliminazione ai danni della Svezia. Sostituire Ventura prima dello spareggio? No. A me nessuno ha parlato di riunioni tra giocatori, di incontri o altro. Io sono stato ad Appiano Gentile fino alle 17.30 del giorno di Italia-Svezia con Ventura, Ulivieri, Uva, Oriali: non abbiamo mai pensato di sostituirlo. Se un ct deve pescare le riserve di una squadra di Serie A non si può fare niente di buono. Ho deciso di dimettermi, vista l’indifferenza di altri. C’è stato solo il problema gravissimo della mancata partecipazione ai Mondiali che ha fatto dimenticare tutto quello che abbiamo fatto di buono. Ventura ha fatto delle scelte sbagliate sui giocatori: Insigne, uno dei giocatori migliori, non è stato schierato in campo e non so il motivo. Avevamo dei giocatori che avrebbero potuto aiutarlo, ma lui non ha usati. Resta un tecnico di classe e aveva un curriculum notevole. Il Chievo? Non mi quadrano i conti. Mi ha stupito molto la sua decisione, questa sarebbe dovuta essere la sua rivincita nel calcio". Foto: Figc