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TECNICA, CORSA E CLASSE DA VENDERE: GARCIA PUO’ SUONARE IL VIOLINO, L’ORCHESTRA LA DIRIGE SANSON

18.01.2017 | 10:30

Alla fine Rudi Garcia una piccola rivincita sulla sua ex squadra è riuscito a prendersela: l’ex allenatore della Roma ha strappato proprio ai giallorossi uno degli obiettivi principali per il centrocampo della squadra Capitolina, il talento francese classe 1994 Morgan Sanson. La Roma l’ha inseguito e corteggiato, ma alla fine è stato proprio il Marsiglia di Garcia a spuntarla, strappandolo al Montpellier pagando 9 milioni di euro subito e altri 3 milioni al raggiungimento di traguardi, di squadra e individuali. Un altro obiettivo sfumato per la Roma dopo Rincon, passato alla Juventus, e Jese vicino a diventare un nuovo calciatore del Las Palmas. Ma la squadra di Spalletti si è davvero lasciata sfuggire un talento? A quanto pare sì, perché il 22enne Sanson le stimmate del campione le ha tutte e le porta con sé fin dagli esordi, quando a soli 18 anni era già un perno del centrocampo del Le Mans in Ligue 2.
Un talento precoce. Sanson nasce a Saint-Doulchard, nel cuore della Francia il 18 agosto del 1994, ed è sempre lì, non lontano da casa, che inizia a tirare i primi calci al pallone, nel Bourges Football. Il ragazzino è bravo, tanto che a soli 15 anni il Le Mans decide di strapparlo al calcio di provincia per proiettarlo in una dimensione nuova e maggiormente competitiva. Poco più di 2 anni nelle giovanili del club della Loira bastano per capire che il ragazzo è già pronto per il grande salto: è il 3 agosto del 2012 quando non ancora 18enne Sanson fa il suo esordio nel calcio professionistico. Un talento precoce per quello che a quei tempi era ancora un trequartista: la stagione 2012-2013 Sanson la chiude con 27 presenze, tre reti ed un assist in Ligue 2, realizzate da mezzala o da trequartista a seconda dell’occasione.
Tutti lo vogliono. Terminata la stagione, sul talento del Le Mans si fiondano Montpellier ed Udinese, club sempre vigile nello scovare giovani calciatori di prospettiva. Alla fine però a spuntarla è il club di Ligue 1, che si appropria del cartellino di Sanson, in scadenza nel 2015, con soli 700 mila euro. Il centrocampista ha un impatto devastante con la massima serie francese e non appare minimamente in soggezione di fronte alla concorrenza di gente come Cabella, Stambouli e Marveaux. A Montpellier la posizione in campo di Morgan cambia: nato come trequartista Sanson si trasforma in una mezzala capace di abbinare entrambe le fasi grazie ad un’ottima rapidità e ad un fisico già formato. La prima stagione a Montpellier si chiude con 32 presenze, una rete e due assist: non male per uno che di anni ne ha appena 19. Ma la consacrazione definitiva arriva nella stagione successiva, quando l’allenatore dei francesi, Courbis, lo schiera spesso da trequartista o da esterno. Il talento di Sanson sembra inarrestabile: realizza sei goal e 4 assist in 32 presenze in Ligue 1 e gli occhi dei grandi club si fanno sempre più indiscreti. A gennaio sono tante le big che lo corteggiano, anche il Milan vi fa più di un pensiero. Ma il Montpellier non vuole saperne di cederlo, almeno non prima dell’estate.
Caduta e risalita. Nella vita di un calciatore, però, gli imprevisti sono sempre all’ordine del giorno; e infatti nell’aprile del 2014 il ginocchio fa crack: il sogno sembra essersi spezzato, la paura di non tornare più come prima tormenta i suoi pensieri. Dopo un lungo calvario, Sanson ritorna in campo a novembre, per poi rompersi il menisco interno un mese dopo: ancora uno stop, e il fantasma di una carriera ormai condizionata dagli infortuni aleggia intorno alla figura del giovane calciatore. Il ragazzo però non è uno di quelli che si scoraggiano pensando al tempo che fu e che mai ritornerà: Sanson si rimette a lavoro e nella fase finale della scorsa stagione si riappropria del campo, disputando 9 gare che gli restituiscono fiducia. Il vero ritorno in grande stile è, però, quello di questo inizio di stagione: con l’infortunio oramai alle spalle Sanson è nuovamente libero di mostrare tutto il suo talento e la sua classe. Nelle 20 presenze stagionali in Ligue 1 il giovane centrocampista ha già realizzato 3 reti e regalato 7 assist: altro che carriera condizionata dagli infortuni.
Centrocampista unico. Sanson è un centrocampista versatile: veloce e aggressivo quando si tratta di recuperar palla, preciso e impeccabile nella giocata quando è chiamato a gestire l’azione offensiva. Livello tecnico molto elevato e incredibile resistenza allo sforzo fisico lo rendono un centrocampista moderno, quasi unico nel suo genere. Il Marsiglia ha fatto un grande affare strappandolo alla concorrenza: Garcia può dilettarsi a suonare il violino, tanto l’orchestra la dirigerà Sanson.

Foto: Twitter Montpellier