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TECNICA E POTENZA, ECCO KUDUS: LA STELLA DELL’AJAX CHE SI È PRESA LA SCENA AD ANFIELD

14.09.2022 | 15:00

Il Liverpool vince contro l’Ajax nella gara valida per la seconda giornata di Champions League. Dopo il vantaggio dei Reds firmato Salah, gli avversari pareggiano per poi tornare sotto, all’89’, con Matip. A siglare l’unica marcatura della squadra olandese, Mohammed Kudus. 22enne ghanese, gioca tutti i ruoli dal centrocampo in su. È nei Paesi Bassi dal 2020 (acquistato per 9 milioni di euro), eppure solamente quest’anno si sta prendendo la scena con autorità, mostrando doti tecniche e fisiche fuori scala. Nelle prime due stagioni all’Ajax, il rendimento era stato altalenante. Aveva iniziato con un grave infortunio al menisco nel giorno dell’esordio dal primo minuto in Champions League. Poi aveva collezionato otto gare da titolare in Eredivisie, segnando due gol ma quando il campionato era praticamente già vinto. Nella seconda stagione, altri due incidenti l’hanno condizionato: un problema alla caviglia e una frattura a una costola. Come se non bastasse, è da considerare l’attesa trascorsa dietro calciatori del calibro di Antony, Gravenberch, Tadic, Klaassen e David Neres, Partite giocate in totale: 20, di cui solamente 4 dal primo minuto.
Oggi le cose sono totalmente cambiate. O meglio, stanno cambiando. E in maniera rapidissima. Kudus è la nuova “stellina” dell’Ajax di Schreuder. Si sta dimostrando bravissimo soprattutto nelle fasi finali delle azioni, come confermano i numeri di quest’inizio di stagione: nove partite, sei gol segnati. Uno in Supercoppa d’Olanda, tre in Eredivisie, due in Champions League. A proposito, il gol siglato contro i Rangers Glasgow arriva al termine di un’azione personale esplosiva, sviluppatasi a sinistra, mentre al centro non c’era alcun attaccante di riferimento. Traiettoria a uscire e il pallone che tocca il palo interno prima di entrare in porta. Le due reti realizzate contro l’Heerenven sono da bomber puro. Non sorprende il fatto che l’Ajax, che in estate ha perso Haller, abbia acquistato Brian Brobbey per sostituirlo ma, alla fine, abbia deciso di consegnare a Kudus l’eredità del centravanti franco-ivoriano. Alto 1.77 m, la statura gli permette di resistere ai contrasti duri e di ripartire con incredibile velocità: il classe 2000 può essere letale sul primo controllo, oppure diventare imprendibile se acquista rapidità palla al piede.
Arrivato in Danimarca, al Nordsjaelland, direttamente dalla Right to Dream Academy, era considerato un centrocampista offensivo, ma pur sempre un centrocampista. Gli olandesi gli hanno dato un altro inquadramento, una diversa dimensione. L’hanno aspettato nonostante gli infortuni, e ora stanno facendo di tutto per valorizzare, per primi, le sue doti. Se il calciatore sia stato “costruito” dallo staff di Schreuder o sia stato “pescato”, come una pepita d’oro, dalla dirigenza del club, questo non è chiaro. Quel che è certo è che, all’interno della rosa dell’Ajax, Kudus si trova nel miglior posto al mondo per diventare un campione.
Foto: Kudus Instagram