TECNICA, ELEGANZA E VELOCITÀ: MALCOM, UN PREDESTINATO AL SERVIZIO DEL BORDEAUX
20.12.2017 | 10:30
Il Bordeaux non sta certamente attraversando uno dei suoi migliori momenti (tre sconfitte consecutive in Ligue 1, appena 5 punti nelle ultime 11 giornate), ma in casa biancoblù c’è un giocatore che sta facendo sfracelli dall’inizio del campionato a questa parte. Si tratta di Malcom Filipe Silva de Oliveira, meglio noto come Malcom, autentico uomo chiave dei Girondins. Il gioiellino brasiliano, nonostante la giovanissima età (20 anni compiuti a febbraio), sta letteralmente trascinando il Bordeaux verso la salvezza e le statistiche parlano chiaro: 7 gol e 4 assist in campionato, numeri incredibili se si pensa che il club transalpino ha complessivamente siglato 22 reti. Malcom ha dunque messo lo zampino nella metà delle realizzazioni della propria squadra, un dato statistico che conferma l’importanza capitale del talento carioca nello scacchiere di Jocelyn Gourvennec. Prestazioni eccelse che inevitabilmente stanno attirando le attenzioni di numerosi top club europei, su tutti il Manchester United del suo grande estimatore José Mourinho, disposto a fare follie per assicurarsi il cartellino di Malcom.
Malcom Filipe Silva de Oliveira nasce a San Paolo il 26 febbraio del 1997, da una famiglia di umili origini, e cresce nella favela di Buraco Quente, zona est della metropoli. Nel nome manca una “L”, ma il riferimento al mitico Malcolm X, voluto dal padre e apprezzatissimo dal talentino carioca, è evidente. Alla scuola il ragazzo pensa pochissimo, il suo sogno è quello di diventare un grande calciatore professionista e – a giudicare dagli attuali riscontri – ci è riuscito senza troppi affanni. Cresce calcisticamente nel Corinthians: nel settore giovanile del Timão percorre tutta la trafila fino all’esordio in prima squadra datato 27 aprile 2014, quando Mano Menezes gli concede 19 minuti nella vittoriosa sfida contro il Flamengo. Nel primo Brasileirao della sua carriera colleziona altre 20 presenze e assapora la gioia del gol contro Chapecoense e Bahia. Ma è l’anno successivo che il giovane Malcom si afferma come enfant prodige agli occhi del mondo intero: prima fa parte della rosa brasiliana per il Mondiale Under 20 svoltosi in Nuova Zelanda, poi, da protagonista, porta il Corinthians alla vittoria del Brasilerao contribuendo con 5 gol e con quelle giocate che hanno attirato su di sé le sempre presenti luci del calcio europeo. Nel Vecchio Continente, è il Bordeaux a spuntarla nel mercato invernale del 2016 (come vi anticipammo in tempi non sospetti) e a beffare alcune big europee (tra cui anche il Lipsia) sborsando nelle casse del Timão 5 milioni di euro. L’inizio in Francia, tra ambientamento e cambi allenatori, si rivela piuttosto complicato ma il classe ’97 riesce a concludere il suo primo semestre in Ligue 1 con alcune apparizioni da titolare e con 1 gol, siglato al Lorient a fine campionato. La stagione scorsa, iniziata alla guida di mister Gouvernnec, è stata quella della definitiva consacrazione per Malcom: 45 presenze complessive in stagione, impreziosite da ben 9 reti e 7 assist. Numeri da urlo, che certificano la crescita esponenziale del gioiellino carioca. Crescita confermata anche dall’inizio scoppiettante nell’attuale campionato: già 7 reti in 17 presenze, media di un gol ogni due partite disputate. Se il Bordeaux può guardare con fiducia la classifica con l’obiettivo salvezza nel mirino, lo deve soprattutto ai numeri e ai gol dell’asso verdeoro, cresciuto con le stimmate del predestinato cucite addosso. Malcom può essere considerato il classico funambolo brasiliano, tutto tecnica e rapidità, dotato di un dribbling secco e letale ed in possesso di un ottimo mancino. Ma a differenza di tanti suoi connazionali, riesce ad essere concreto negli ultimi 20 metri, sfruttando al massimo la grande visione di gioco per sfornare assist per i compagni e il fiuto del gol per fare male in prima persona ai portieri avversari. Nel Bordeaux viene schierato largo a destra in un 4-2-3-1, pronto alla classica giocata del calcio moderno a favorire il dribbling a rientrare ed il tiro in porta, ma Malcom può ricoprire senza alcuna fatica anche il ruolo di ala sinistra e di trequartista. Alto 171 cm può essere paragonato, per caratteristiche fisiche e tecniche a Douglas Costa: entrambi possono giocare sulle due fasce ed, entrambi, fanno della velocità l’arma migliore, che gli permette di sgusciare tra le maglie avversarie con una facilità disarmante. Eleganza, rapidità e una tecnica sopra la media, il nome di Malcom compare quasi in ogni statistica offensiva del campionato francese: è tra i migliori 10 marcatori della Ligue 1 (nono insieme a Mbappé), ma oltre alle 7 reti contribuisce alla portata offensiva della sua squadra anche con 4 assist, è anche il settimo giocatore per contributo offensivo globale all’interno dei primi 5 campionati europei. Se ci si ferma al solo campionato francese è il quinto per rendimento globale, davanti anche a Mbappé e Falcao. Le caratteristiche di Malcom, la velocità del pensiero e la sensibilità nel piede lo aiutano a individuare sempre il modo migliore per associarsi ai compagni: fa registrare 2,4 passaggi chiave a partita (anche qui è il quinto nella speciale classifica), dopo Neymar e Fekir è il terzo giocatore a subire il maggior numero di falli ed è uno dei maggiori dribblatori del torneo. Il nativo di San Paolo riprende in pieno i crismi del fuoriclasse predestinato, appellativo tutt’altro che fuori luogo per il giovane classe ’97, sempre più uomo chiave del Bordeaux e pronto a spiccare il volo verso lidi più prestigiosi, con l’obiettivo di diventare un top del calcio mondiale. Le premesse ci sono tutte.
Foto: The Sun