TECNICA SOPRAFFINA E PROPENSIONE OFFENSIVA: REGUILON, IL PREDESTINATO CHE INCANTA IL REAL

In casa Real Madrid è pronta a brillare una nuova stella. Si tratta di Sergio Regulion, laterale mancino classe 1996, che martedì scorso ha fatto l'esordio assoluto con la maglia delle Merengues. Dopo Zaniolo con la Roma, anche per il gioiellino spagnolo è arrivato il debutto in Champions League (contro il CSKA Mosca) prima di quello in campionato. Una situazione alquanto bizzarra, che non capita certo tutti i giorni. L'emozione raddoppia, quella musichetta mette i brividi anche ai campioni più esperti, figurarsi a un giovane che non aveva mai giocato neppure un minuto nel rispettivo campionato nazionale. Una sorte da predestinati, la stessa che era toccata a De Rossi e Cristiano Ronaldo, giusto per citarne due. In estate Leganes e Alaves avevano chiesto al Real il prestito di Reguilon, ma Lopetegui dopo averlo valutato nella pre-season ne ha bloccato la partenza. E l'esordio in Champions è il giusto premio dopo mesi di brillante lavoro. Sergio Reguilon Rodriguez è un terzino sinistro intraprendente, molto tecnico, intelligente e aggressivo. Nato a Madrid il 16 dicembre 1996, "Regui" (come lo chiamano dalle parti di Valdebebas) aveva solo quattro anni quando iniziò a mostrare il suo talento entrando a far parte della "Fundación Real Madrid Becerril", fondazione che insegna ai bambini i valori del club, educarli su abilità sociali e cultura, e naturalmente a giocare a calcio. Grazie alla sua bravura, all'età di 8 anni, ha iniziato il percorso nelle giovanili del Real, scalando rapidamente tutte le gerarchie. Ben presto è stato etichettato come una delle più  grandi promesse della Cantera blanca, non a caso e il club è stato sempre attentissimo al suo sviluppo fisico, tecnico e caratteriale. Nel corso della carriera, Sergio Reguilon si è messo in mostra per la sua grande versatilità, giocando come ala sinistra, difensore centrale e soprattutto come terzino sinistro, ruolo dove esalta le proprie caratteristiche. Ha la velocità e, soprattutto, una gamba che gli permette di salire e scendere sulla corsia mancina senza soluzione di continuità. Promosso nella formazione Castilla (la compagine B del Real Madrid), Reguilon si mise in luce con tutta la sua tecnica superba. Sotto la guida di Zinedine Zidane è stato uno dei più giovani difensori della squadra, ma ciò non gli ha impedito di ritagliarsi uno spazio sempre più importante. Nel 2016-2017 ecco l'esperienza in prestito all'UD Logrones, dove Regui ha continuato il percorso di maturazione e, una volta tornato alla base, ha conquistato immediatamente il ruolo di vice-capitano del Castilla. Il suo sviluppo e le sue prestazioni non sono passate inosservate agli occhi del club. Nel maggio del 2018, il classe '96 è stato premiato con un'estensione del contratto fino al 2020, con la promessa di aggregarlo stabilmente alla prima squadra dalla stagione successiva. Promessa mantenuta: in estate Reguilon ha svolto tutta la preparazione agli ordini di Lopetegui. Poi, tre giorni fa, ecco che si avvera il grande sogno della sua vita: esordire con la maglia del Real Madrid. Lopetegui lancia Regui dal 1' nel match di Champions League di Mosca contro il CSKA. Lui ripaga la fiducia del tecnico e del club con una prestazione di assoluto livello, nonostante la sconfitta per 1-0. Corsa, tecnica sopraffina, propensione offensiva e personalità da leader: il Real sa di avere in casa una nuova stella, l'identikit è quello del predestinato. La speranza fondata delle Merengues è quella di aver trovato il degno successore di Marcelo.   Foto: Twitter ufficiale Real Madrid