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TECNICA SOPRAFFINA E VELOCITÀ: GELSON MARTINS, L’ULTIMA PEPITA DELLA MINIERA SPORTING

06.10.2016 | 09:25

Il calciomercato è un circo inesauribile, formalmente i mesi per depositare i contratti sono soltanto tre (luglio, agosto e gennaio), ma almeno altrettanti (maggio, giugno e dicembre) possono essere considerati caldissimi a tutti gli effetti. L’autunno sulla carta è un periodo tranquillo, più che altro le società si concentrano sui rinnovi contrattuali dei calciatori già in organico, ma il tempo va veloce e ben presto scocca l’ora di delineare le strategie in vista della finestra invernale. Muovere pedine importanti in corso d’opera è sempre complicato, si sa, ma il primo scorcio di stagione offre comunque degli spunti interessantissimi, proiettando in copertina profili non troppo noti fino ad una manciata di settimane fa. Ieri all’interno del nostro approfondimento quotidiano vi avevamo parlato di Alejando Grimaldo, il 21enne terzino sinistro iberico che si sta mettendo in luce nel vicino Portogallo con la maglia del Benfica. E anche oggi restiamo a Lisbona, cambiando però sponda del fiume Tago: fari puntati sul pari età Gelson Martins, professione esterno offensivo, sin qui grande protagonista con lo Sporting, cui lo vincola un lungo contratto (scadenza 2021) con clausola rescissoria da 60 milioni di euro pattuita in occasione del rinnovo siglato nel luglio 2015, cui presto potrebbe seguirne un altro. Tecnica sopraffina e velocità: l’ennesimo prodotto forgiato nel settore giovanile dei Leões, storicamente tra i migliori a livello mondiale: i nomi di Luis Figo e Cristiano Ronaldo dicono più di qualcosa, al punto da relegare a tappezzeria i vari Nani e Simao, per arrivare all’attualità con William Carvalho (prima o poi anche lui saluterà il “José Alvalade”) e Joao Mario. A tal riguardo, precisiamo subito che l’ammontare del buy-out è il medesimo di quello che legava l’odierno tuttocampista dell’Inter al sodalizio lusitano. E il presidentissimo Bruno de Carvalho ha già dimostrato di non essere incline a concedere particolari sconti sulle clausole, per quanto le cifre in casa Sporting ultimamente siano standard (45 o 60 milioni).

Tornando al nostro personaggio del giorno, accennavamo alle sue prestazioni. Probabilmente quella che ha calamitato l’attenzione dei top club europei è stata l’unica o quasi (discorso che vale anche per il 2-0 al Legia, sempre in Champions) che non lo ha visto formalmente incidere sul risultato. Ci riferiamo alla recita dello scorso 14 settembre, al “Santiago Bernabeu”: continue scorribande sulla fascia, con chilometri su chilometri macinati, tra una serpentina e un’accelerazione, imprendibile in campo aperto. I biancoverdi fino all’89’ avevano cullato il sogno di espugnare il tempio madridista grazie al gol di Bruno Cesar, prima di cadere sotto i colpi Real del grande ex CR7 e di Alvaro Morata. L’indomani i titoloni erano tutti per lui, malgrado – come detto – il suo nome non avesse fatto capolino nel tabellino dei marcatori, né in quello (statistico) degli assist. Una notizia, perché nelle 7 partite di campionato sin qui disputate, questo ragazzo ha sempre lasciato il segno: minimo sindacale un assist a partita, eccezion fatta per il 3-0 rifilato alla Moreirense alla quarta giornata, nel quale ha aperto i giochi bissando l’exploit realizzativo del turno precedente, quando la sua rete aveva deciso il big match contro il Porto. In totale fanno 2 gol e 6 assist in sette incontri di Liga NOS. Numeri letteralmente da capogiro, specie per chi è alla prima stagione da titolare effettivo. Il giovane Gelson, infatti, era abituato per lo più a subentrare: relativamente alle 42 presenze messe a referto l’anno scorso (7 reti e 4 passaggi vincenti all’attivo, in bacheca la Supercoppa di Portogallo), in soli 12 casi Martins era stato schierato dal primo minuto da Jorge Jesus, che è stato lungimirante nel promuoverlo in prima squadra al suo arrivo. Fino al 2014-15, infatti, il rapidissimo esterno sgambettava ancora nella squadra B militante tra i cadetti, con riscontri più che positivi come certificato dallo score di 6 gol e 10 assist in 40 gare.

Adesso l’esplosione ai massimi livelli per Gelson Dany Batalha Martins, nato a Praia (Capo Verde) l’11 maggio del 1995 e munito delle stigmate del fuoriclasse in pectore. Supportato da un fisico agile e scattante (173 cm per 70 kg), ideale per esaltare la sua ars dribblandi, il nostro è in grado di fare realmente la differenza nell’uno contro uno e nei giorni scorsi ha coronato anche il sogno della Nazionale maggiore, con il ct campione d’Europa Fernando Santos che gli ha regalato la gioia della prima convocazione per le morbidissime sfide con Andorra e Far Oer, valide per le qualificazioni mondiali. L’approdo più naturale per lo specialista 21enne, che era stato protagonista in tutte le rappresentative juniores del Portogallo, dall’Under 15 all’Under 21, con un bottino complessivo di 13 reti in 46 presenze. Su Gelson hanno posato gli occhi le principali big del Vecchio Continente: dal Chelsea alle due di Manchester, passando per Real Madrid e Barcellona. A proposito di Barça, nelle ultime ore abbiamo memorizzato le parole di Ariedo Braida: “E’ uno dei giocatori che stiamo monitorando. È giovane ma ha tutto il potenziale per diventare un grandissimo, lo stiamo seguendo con attenzione e continueremo a farlo”. Un’ammissione di interesse mica da ridere, Bruno de Carvalho pregusta già la prossima plusvalenza da urlo, sempre rigorosamente homemade.

Foto: record.pt