Theo Hernandez: “Al Milan sono felice. Ho la fiducia che al Real non avevo. Pioli mi ha cambiato la vita”
Theo Hernandez ha parlato a "
The Athletic UK", analizzando il suo momento e la sua carriera, che al
Milan è notevolmente svoltata. Queste le sue parole:
"Quando stavo crescendo, guardavo Paolo Maldini. Abbiamo un rapporto molto stretto. Dalla prima volta che ci siamo visti a Ibiza ha messo le cose in chiaro. Mi ha detto che ero un giocatore importante, ma che dovevo lavorare sodo. Grazie a questo sono il giocatore che sono oggi". Su Pioli: "Ho avuto molti buoni allenatori, ma quello che ha cambiato la mia vita come calciatore e come persona è Pioli. Dal primo giorno mi ha dato la fiducia che mi serviva. Sono molto felice qui grazie a lui".
Sul suo ruolo in campo: "Mi sento più libero quanto taglio in mezzo al campo, dove c’è più spazio. Al Real Madrid, mi mancava la confidenza per giocare in modo così offensivo. Qui al Milan ce l’ho. Mi trovo meglio a scambiare la palla con le ali e con le punte: amo attaccare e andare sempre in avanti sul campo. Giocare con più libertà mi permette di segnare di più e fare molti più assist".
Su Rafael Leao: "Ci capiamo molto bene. Leao gioca in modo diverso dagli altri e mi crea spazi. È molto veloce, ma io sono al primo posto senza dubbio".
Sul ruolo prima delle partite: "Prima di ogni partita decidiamo le strategie di gioco, cercando soprattutto dove potrebbero essere gli spazi liberi. Prima della partita con l’Atalanta, per esempio, il mister mi disse che la maggior parte degli spazi sarebbero stati al centro: perciò ho tagliato verso il campo e trovato quel grande passaggio per il gol di Calabria”.
Sul ruolo del terzino: "I terzini non sono come Totti, Zidane o Kakà, ma al giorno d’oggi il calcio sta cambiando e il ruolo del terzino si sta alzando sempre di più all’interno del campo. Io stesso mi considero anche un playmaker. Mi piace aiutare la squadra con gol e assist, mi rende felice. Ma la cosa importante alla fine è vincere le partite. Sto ancora lavorando per questo motivo sulla fase difensiva: un terzino deve prima difendere che attaccare. Pian piano, sto migliorando: sono ancora giovane e ho ancora molti anni di carriera davanti”.
Sul rinnovo: "Sono molto contento al Milan, stiamo discutendo sul rinnovo del mio contratto e le cose procedono molto bene".
Sulla fascia da capitano: "È un onore per me essere il capitano del Milan dopo aver lavorato così tanto ogni giorno per questo gruppo".
Sui suoi obiettivi: " La chiamata di Deschamps è stata uno dei momenti più belli dello scorso anno. Incredibile, un momento che aspettavo da tantissimo: non vedevo l’ora di giocare con mio fratello. Lo abbiamo fatto in passato, ma con la Nazionale non è la stessa cosa. La vittoria della Nations League è stata una grandissima esperienza. Il mio obiettivo è quello di lavorare e dare il massimo per andare a Mondiale: ovviamente spero di andarci con mio fratello, sarebbe la realizzazione di un sogno". Foto: Twitter personale