Thiago Motta e la sua nuova Juventus: come può giocare e cosa manca ancora

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La Juventus, dopo essersi separata definitivamente da Massimiliano Allegri, ha scelto di aprire un nuovo ciclo con Thiago Motta che, nella passata stagione, ha guidato il suo Bologna ad una storica qualificazione in Champions. La scelta della Juventus di puntare proprio sull'ex allenatore del Bologna ha rappresentato la volontà del club bianconero di iniziare una nuova era con dei nuovi obiettivi e, soprattutto, con nuovi stimoli. Thiago Motta, già con il Bologna, ha messo in campo uno stile di gioco 'fluido', con intercambi rapidi di posizione e pressing continuo in diverse zone del campo. Le squadre allenate dal nuovo tecnico della Juventus hanno sempre dimostrato di avere una forte identità e delle idee chiare e precise che non cambiano a seconda della forza dell'avversario. La Juventus poi ha già soddisfatto alcune delle richieste del nuovo allenatore; sono arrivati infatti Cabal, Thuram, Douglas Luiz e Di Gregorio: tutti profili richiesti da Thiago Motta e funzionali nel suo sistema di gioco. Il club bianconero ha già dunque alzato l'asticella del livello tecnico della squadra con degli investimenti importanti come quelli di Thuram e, soprattutto, di Douglas Luiz. Ma la dirigenza juventina sa di dover ancora fare un (o due) grande acquisto per quanto riguarda il reparto offensivo; infatti manca ancora un regista offensivo, che Thiago Motta ha già da tempo individuato in Koopmeiners. Poi restano ancora da sciogliere le questioni relative a Soulé e Chiesa: con il primo che ha mercato sia in Italia (la Roma), che in Premier (il Leicester), mentre su Chiesa si dovrà aspettare il suo rientro a Torino. Foto: twitter Juventus