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Thiago Motta si presenta al Bologna: “Mi hanno spinto la storia e il blasone del club. C’è tutto per fare grandi cose”

13.09.2022 | 15:55

Conferenza stampa di presentazione di Thiago Motta, che è il nuovo allenatore del Bologna, in sostituzione di Mihajlovic. 
Queste le sue parole: “Ho visto la partita con la Fiorentina. E’ una squadra che ha fatto una buona partita con una squadra forte come la Fiorentina; hanno avuto una grande reazione dopo il gol subito e ai ragazzi ho solo fatto i complimenti e ho detto di continuare così”.

Cosa l’ha spinta a venire a Bologna?
“Mi ha spinto la storia del Bologna e la squadra che abbiamo. Non conoscevo le infrastrutture del Club ma quando le ho viste ho capito che c’è tutto per fare un bel lavoro”.

Quanto ha impiegato per scegliere Bologna e quanto impiegheremo noi per vedere il Bologna che ha in mente?
“Il tempo per vedere il Bologna è un tempo relativo: la squadra è forte, ci sono tanti giocatori di qualità e dobbiamo lavorare al massimo tutti insieme per arrivare al livello migliore per questa serie A”.

Sull’esperienza allo Spezia: “Mi ha dato tantissimo sia dal punto di vista del lavoro in gruppo, con lo staff, che con i giocatori. Sono migliorato molto e ho imparato tanto. Mi sento abbastanza preparato per allenare una squadra come il Bologna”.

Ha già in mente un modulo per far giocare la squadra? Come ha trovato Arnautovic?
“Ho in mente come vorrei che il bologna giocasse e proveremo a metterlo in campo. Arnautovic è un giocatore grandissimo, mi aspetto tanto da lui e da tutti i ragazzi che abbiamo in squadra”.

L’identità precisa che vuole affidare alla squadra?
“Mi piacciono le squadre che giocano in modo offensivo, ma con equilibrio. Vorrei una squadra che reagisce appena perde palla e attacca l’avversario”.

Quale esempio segue tra gli allenatori che ha avuto?
“Ho avuto un allenatore straordinario come Ancelotti, per la competenza calcistica, e Gasperini o Mourinho. Sceglierne uno è difficile”.

Rispetto ad altri suoi colleghi ha accettato il Bologna nonostante la vicenda Mihajlovic
“Io mi sento orgoglioso oggi di essere qui e di essere l’allenatore del Bologna, ma rispetto le decisioni degli altri. Ho pieno rispetto per MIhajlovic, lui fa parte della storia del Bologna”.

Che cosa le ha chiesto la dirigenza del Bologna?
“Mi hanno chiesto il massimo impegno, la massima concentrazione, e di far crescere al meglio questa squadra”.

Medel lo vede più difensore o centrocampista?
“Può fare entrambi i ruoli. Un giocatore con le sue qualità può giocare bene a centrocampo e in difesa; penso che cercherò di capire di partita in partita come lui si stente meglio in campo per far si che possa dare il massimo per il gruppo”.

Ha già deciso se il Bologna manterrà la linea a tre a livello difensivo?
“Ho un’idea, a lo vedrete sabato in campo”.

Ha avuto modo di sentire Saputo?
“Si è un persona buonissima, che ha dato molta fiducia e mi ha accolto alla grande. Lo ringrazio per la scelta e ora sta a me di mettere in campo il meglio per ripagarlo”.

Orsolini?
“Riccardo è un giocatore interessante: ha sempre il sorriso, è contento di quello che fa, un giocatore che deve dare tantissimo per l’attacco della squadra e che può sicuramente, per il potenziale che ha, migliorare i suoi numeri”.

Che cosa le ha insegnato l’esperienza a La Spezia?
“Tutte le esperienze che ho fatto fino ad oggi mi hanno aiutato ad arrivare preparato per allenare una squadra come il Bologna”.

Cosa chiede al suo centravanti durante la partita?
“Un attaccante che deve lavorare per il gruppo, attaccare e giocare bene la palla oltre a finire le azioni. Ma quando non abbiamo la palla, il nostro attaccante deve essere il primo difensore”.
Foto: twitter Bologna