Ieri il Cagliari ha battuto per 4 a 2 il Pescara nel quarto turno di Coppa Italia, qualificandosi agli ottavi di finale. Ad attenderli nella prossima manche ci sarà una squadra a dir poco tosta: la Juventus. Ma se il Cagliari deve a qualcuno la possibilità di giocarsela con i bianconeri, quel qualcuno è sicuramente Thiago Ribeiro. Nato a Pontes Gestal, piccolo comune dello stato di San Paolo, il 24 Febbraio 1986, Thiago si avvicina fin da bambino al calcio, come quasi tutti in Brasile. Esordisce, a soli 18 anni, nel Rio Branco ed inizia a mostrare il suo talento durante il campionato Paulista. Il ragazzo è molto promettente, tanto da trasferirsi subito in Europa, al Bordeaux. L’esperienza francese non è delle migliori: in un anno colleziona 7 presenze, senza andare mai in gol. Ritorna in patria, ma in una delle squadre più prestigiose: il San Paolo. I due anni al Tricolor paulista, causa anche un infortunio, non sono straordinari; nonostante questo vince 2 campionati ed una Coppa del mondo per Club. Nel 2007, dopo una brevissima parentesi agli uruguaiani del Rentistas, si trasferisce in Qatar, al Al-Rayyan. Il bienno qatariota si rivela discontinuo: ottima stagione il primo anno, mentre vive un secondo anno di livello mediocre. Nel 2008, decide di tornare in Brasile, al Cruzeiro. A Belo Horizonte vive quattro anni altalenanti. Il migliore, in quanto a prolificità, è sicuramente il 2010; 8 gol in campionato ed 8 in Copa Libertadores, nella quale conquista il titolo di Capocannoniere, venendo eliminato ai quarti proprio dalla sua ex squadra, il San Paolo. Nel 2011 il ritorno in Europa, precisamente in Italia. Il Cagliari si assicura le sue prestazioni prima in prestito e, poco dopo, a titolo definitivo. In Sardegna, dopo aver disputato una prima stagione discreta, sta vivendo una buona annata, anche se non si sta dimostrando una macchina da gol. Almeno fino a ieri.