Thuram: “Non lascerò mai l’Inter per la clausola. Champions? Siamo una squadra che fa paura”
27.12.2024 | 09:46
L’attaccante Marcus Thuram ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato del suo momento all’Inter, degli obiettivi personali e della squadra, e del suo futuro in nerazzurro.
Sulla Champions: “Champions obiettivo principale? Io non riesco a scegliere, ho l’obiettivo di vincere tutti e 5 i trofei. Se punto tutto sulla Champions e poi non la vinco, cosa succede? Me ne basterebbe uno. Ma non dico quale, chissà, forse è la Coppa Italia (e ride, ndr ). Io considero l’Inter una delle super grandi d’Europa. Siamo una squadra che fa paura. Non vedo club superiori a noi, neppure uno. Ce ne sono 5-6 in Champions più forti degli altri. E siamo tra questi”.
La clausola da 85 milioni: “Lo dico chiaro: non accadrà mai che io lasci l’Inter sfruttando la clausola, per il rapporto che qui ho con tutti. Quella cifra è messa lì, ma non sarò mai io da solo a scegliere. E se qualcosa arriverà, ci sarà sempre una discussione con la società”.
Su Lautaro: “Parla quando deve. Non lo fa mai a caso. Abbiamo fatto clic proprio per le nostre differenze. Se lui fosse come me, gli direi “oh, quanto sei pesante”. Io gli do qualcosa che lui non ha e lui viceversa. Quando siamo lontani, in Nazionale, ci chiamiamo. Forse perché ci manchiamo…prima delle partite, dopo, sempre”.
Il malore di Bove: “Ero paralizzato, sangue ghiacciato, non sapevo cosa fare. Ma è come una sveglia sulla vita. Dopo la partita ho chiamato tutte le persone a cui voglio bene, una ad una, per dire loro quanto le amo”.
La pressione: “Non è facile per noi gestire la pressione. Ma dipende sempre dal tipo di approccio. Vede, io amo veramente il calcio, è la mia vita. Ha ragione Davide (Frattesi, ndr ), ho sentito il suo consiglio ai più giovani, “non prendete mai tutto al 100%”. Ecco: se si perde la componente del gioco, siamo finiti. Mentalmente è importante riuscire a staccare. Ad esempio dai social: sono nocivi per i calciatori. Quando sbagliamo una partita, non abbiamo ucciso nessuno eh! Può capitare, ci sarà sempre la sfida successiva per riscattarsi”.
Il momento all’Inter: “All’Inter sono in fiducia totale. Ed è grazie a chi mi sta intorno: compagni, mister, società. Obiettivi? Non lo so. E non ci penso, quasi mi dà fastidio. Conta amare, non mettersi limiti. Perché dire “faccio questo o quel numero di gol”? Ho tanto da migliorare ancora. Nel colpo di testa, per dire. E nel provare ad andare più veloce di come riesco. Sento già di essere più forte di inizio stagione. E a gennaio sarò ancora meglio. Oggi, ad esempio, vado in anticipo su una palla di Dimarco perché so già quello che lui farà. Lo stesso con Micki. È conoscenza, esperienza”.
Foto: Instagram Thuram