Tifosi Palermo: “Sia fatta chiarezza sul futuro e sui movimenti economici, Zamparini…”
Un gruppo di tifosi del
Palermo (“Oltre la Categoria”) ha inviato una lettera a tutti gli organi competenti, a partire da Figc e Leghe, per chiedere chiarezza in merito al futuro della società:
“In relazione al Campionato che volge al termine e alla già certificata retrocessione dell’U.S. Città di Palermo, i tifosi palermitani nel dichiararsi parte lesa in una stagione dai contorni più che oscuri, chiedono agli Organi competenti e alle Istituzioni preposte di fare piena chiarezza sui futuri progetti tecnici del Club e sul probabile nuovo assetto societario. La sessione estiva del calciomercato dello scorso anno ed il mercato di smobilitazione di gennaio lasciano spazio a ragionevoli dubbi che il campionato di quest’anno possa essere stato falsato in termini di competitività e di correttezza sportiva. La civiltà e la compostezza fin qui dimostrata dalla tifoseria rosanero, non può essere ulteriormente ferita ed umiliata da un imprenditore che, a nostro parere, ha calpestato la dignità sportiva di un’intera città, che a fatica era riuscita, dopo anni di oscurantismo, a rilanciarsi come città europea. E’ pur vero che l’azienda “U.S. Città di Palermo” continua ad essere di esclusiva proprietà del Sig. Maurizio Zamparini, ma è altresì vero che noi palermitani da tempo non ci identifichiamo nelle logiche e nelle strategie societarie del Sig. Zamparini e che, in quanto soggetti passivi, subiamo decisioni tecnico-gestionali privi di ogni apparente logica sportiva. In tal senso, chiediamo al Sindaco di Palermo, Professore Leoluca Orlando, che tanto si è profuso per rilanciare il nome di Palermo nel mondo, di intraprendere qualsiasi azione lui ritenga utile, per tutelare la nostra immagine, derisa e vilipesa dalla Società e da chiunque ha dimostrato di non avere a cuore le sorti di questa squadra. Relativamente al bilancio presentato dall’U.S. Città di Palermo al 30/06/2016, al closing più volte annunciato e rinviato, per presunti motivi tecnici, e al paracadute che verrà erogato alla Società, chiediamo alla FIGC, alla Lega di serie A e alla Lega di Serie B, che si faccia piena luce su quelli che saranno i movimenti economici a divenire, per non rischiare che l’attuale proprietà dell’U.S. Città di Palermo possa incidere in maniera negativa anche nella prossima competizione. Il paracadute finanziario, pensato come strumento per ammortizzare l’impatto di una retrocessione, non può rischiare di essere un premio per chi non ha fatto assolutamente nulla in termini di correttivi di mercato per salvare la categoria. Dal momento che il closing è stato nuovamente rinviato, diventa sempre più contingente capire chi tra l’attuale proprietà e il Presidente pro-tempore, dovrà occuparsi di programmare la nuova stagione. Chiediamo che siano chiari da subito i progetti tecnici, e, ancorché imposte dalle norme federali, che si conoscano in tempi ragionevoli i futuri proprietari del club, qualora avvenga la reale cessione della società. Alle TV , vogliamo ricordare che il calcio è un business che si muove grazie alla passione dei tifosi. Palermo è un grande bacino d’utenza, la quinta città d’Italia e i tifosi rosanero sono ovunque nel mondo. Lo stillicidio di una stagione sciagurata ha creato disaffezione ed in tanti hanno disdetto gli abbonamenti alle pay –tv, perché si sentono prigionieri di un Presidente in balia dei suoi umori. Ritorneranno ad abbonarsi quando il Palermo calcio non sarà più ostaggio di un uomo che tanto ha dato alla nostra città, ma che nel tempo si è ripreso tutto quello che aveva investito, con relativi interessi e che temiamo possa fare tabula rasa del calcio a Palermo, prima di andare via definitivamente. A noi non interessa vincere o perdere, conquistare coppe o scudetti, quello che desideriamo è che a Palermo venga accertata l’esistenza di una lealtà sportiva e che vengano fugati tutti i dubbi che oltre all’inadeguatezza dell’organico di quest’anno, alla incompetenza e alle scelte tecniche incomprensibili di Zamparini, possano esserci anche frodi sportive a danno di tutta la collettività. Vogliamo evitare che possano ripetersi ancora casi come quelli di Parma o di Latina”.