È arrivato all'Hellas Verona dal Fortuna Sittard, modesto club di Eredivisie, quasi nell’ombra durante la scorsa sessione di mercato, ma Tijjani Noslin non ci ha messo molto per lasciare il segno e farsi notare nell’ultimo turno di campionato pareggiato dagli scaligeri per 2-2 contro la Juventus. L’orologio segna infatti il minuto 54, quando il neo acquisto 24enne olandese riesce di fatto a sfruttare un filtrante in area del compagno di squadra Folorunsho e a battere Szczesny sotto le gambe con un tiro forte e secco. Un gol, da un lato, quasi insperato, il primo in Serie A, ma importantissimo in chiave salvezza, poiché permette ai gialloblu di continuare a sognare e di restare pienamente in scia delle concorrenti in lotta per non retrocedere. Un movimento, dall'altro, da centravanti vero. E questo nonostante lo stesso Noslin fosse stato prelevato per ricoprire l'eredità di Cyril Ngonge, calciatore decisivo per la permanenza in categoria lo scorso anno e trasferitosi al Napoli nell'ultima finestra di mercato, che di ruolo fa l'esterno destro offensivo. In realtà, però, al momento della conferenza stampa di presentazione, il giovane ha confessato di essere praticamente un jolly e di poter ricoprire ogni tipo di mansione in avanti. "Non ho una vera posizione definita, posso giocare in tutti e tre i ruoli d'attacco, come punta centrale, esterno alto sinistro o destro. Posso essere pericoloso per gli avversari con la mia velocità", dichiarazioni le sue piuttosto rassicuranti per la piazza e che fanno ben sperare in vista del rush finale di stagione. La sua duttilità potrebbe infatti aiutare (e non poco) i butei, tra le squadre con il peggiore attacco della Serie A con 20 marcature segnate in totale su 25 giornate, a superare le difficoltà nel trovare la via della rete in questa prima metà di annata. E la sua resilienza e disponibilità all'adattamento, mostrate fin qui, non possono che venire ulteriormente in soccorso per tentare di raggiungere questo arduo obiettivo.
Alto 178 cm per 75kg, Noslin è un esterno d’attacco di piede destro, abile a svariare su tutto il fronte offensivo, bravo nell’uno contro uno e, come visto, dotato di spiccate capacità realizzative. Abbina una discreta qualità tecnica ad una buona velocità, caratteristiche che lo rendono altamente imprevedibile e in grado di far male alle difese avversarie in qualsiasi momento. Una grande occasione per lui, quella di giocare in Serie A, dopo una carriera ad inseguire.
Nato il 7 luglio 1999 ad Amsterdam, Noslin dopo aver mosso nella stagione 2016/17 i primi passi nell'FC Twente Under 19, si trasferisce in quella successiva all'USV Hercules, formazione amatoriale di Utrecht che milita in Derde Divisie B, la quarta serie del calcio olandese. Qui resta due anni, fino al 2020, senza riuscire a impressionare più di tanto. Il salto nel grande calcio, infatti, tarda ad arrivare e Noslin inizia a vivere un periodo piuttosto in chiaroscuro, cercando di rimboccarsi le maniche per rilanciarsi. Di giorno lavora come rider per una catena di fastfood internazionale. Di sera, invece, per non abbandonare definitivamente la carriera da calciatore, sceglie di allenarsi con il DHSC, club dilettante sempre della città di Utrecht, del quale l'ex nazionale olandese Wesley Sneijder è socio. E sarà proprio l'ex Inter a giocare un ruolo cruciale per la svolta definitiva della sua carriera. Grazie anche alla sua "sponsorizzazione", dopo una breve parentesi al TOP Oss, nell'estate 2021 firma, come anticipato, per il Fortuna Sittard, club di massima serie, e da qui è una continua escalation. In rapida successione, riesce prima debuttare tra i professionisti il 18 settembre, in occasione dell'incontro perso per 1-0 contro l'Heerenveen, e poi addirittura a segnare poche settimane dopo, il 22 ottobre, il suo primo gol in Eredivisie contro il Willem II. Sviluppo costante, poi, nella sua ultima stagione e mezza, alla luce delle 71 presenze, 10 gol e 4 assist messi insieme in totale con la formazione di Sittard. Fino al salto definitivo, atteso da anni, nel calcio che conta. Il no al Millwall lo scorso gennaio, club di seconda divisione inglese, e il successivo trasferimento a titolo definitivo per 3 milioni all'Hellas Verona, in un operazione col Fortuna, che ha visto il gialloblu Braaf fare il percorso inverso in prestito. Dunque il suo esordio con i veneti lo scorso 23 gennaio nella partita casalinga pareggiata contro il Frosinone, prima della rete decisiva alla Vecchia Signora. "Ho scelto la Serie A perché è uno dei tre campionati più importanti al mondo. Insieme alla mia famiglia, ai miei agenti e ai miei amici ci siamo detti che era un passo molto importante per me", queste le parole del ragazzo per giustificare una decisione che gli dà l'opportunità di consacrarsi finalmente tra i grandi. Impegno, dedizione e talento, tre i segreti di Tijjani Noslin per una carriera che si prospetta piena di successi.
Foto: Twitter Hellas Verona