TIM MATAVZ, UN GOL PER LA STORIA
24.05.2015 | 12:32
Ogni gol è, per sua natura, importante: ci sono gol che ribaltano un risultato, gol che regalano i tre punti, gol che addirittura riescono a cambiare le sorti di un intero campionato. E poi ci sono quei gol che, in un modo o nell’altro, ti consegnano di diritto alla storia della tua squadra. Quello di Tim Matavz per l‘Augsburg nel match in casa del Borussia Monchengladbach è uno di questi. E’ il 36esimo quando Raffael porta in vantaggio i padroni di casa mettendo così, almeno in apparenza, la parola “fine” ai sogni di gloria dell’Augsburg che ambiva ad una clamorosa qualificazione in Europa League. Un sogno che all’intervallo sembrava davvero sfumato, ma che così non è stato. Il match cambia infatti prima al 61esimo quando il difensore dei padroni di casa Nordtveit viene espulso e poi al 72esimo quando l’Augsburg trova finalmente il pareggio grazie alla rete di Hojbjerg. A fare la differenza però è proprio Tim Matavz che, messo in campo dall’allenatore Weinzierl poco dopo l’intervallo, porta in vantaggio i suoi al 78esimo. La gara finirà 1-3 proprio per l’Augsburg (al 90esimo anche Molders troverà la rete) ma quello di Matavz è un gol che segna in maniera indelebile la storia: per la prima volta in 118 anni la sua squadra si qualifica, contro tutti i pronostici, in Europa League grazie ai 49 punti (1 in più dello Schalke e 3 in più del Borussia Dortmund) che la piazzano al quinto posto in classifica.
Quando il centravanti sloveno arrivò nel luglio del 2014 in Germania fu accolto come un buon colpo ma in pochi avrebbero pensato che un suo gol avrebbe fatto centrare un traguardo così importante per i biancorossi. La verità però è che di questo giocatore si è sempre detto un gran bene. Classe 1989, Matavz deve la sua esplosione all’Olanda: diventato la stella del Groningen (34 reti in due stagioni) nel 2011 viene acquistato dal PSV, uno dei club più importanti del paese. A Eindhoven, grazie anche ai suoi gol, conquista prima una Coppa d’Olanda e poi la Supercoppa attirando così le attenzioni di molti club europei. Anche l’Italia non rimane impassibile davanti al talento di questa prima punta vecchio stampo: se la Fiorentina fece più di un sondaggio, fu la Lazio che più volte provò a strapparlo al PSV dovendo poi ripiegare su altre scelte. Il centravanti rimane quindi al PSV fino al 4 luglio del 2014 quando firma un quinquennale con l’Augsburg che ora si gode il suo talento. La nazionale in realtà era già arrivata nel 2010: partecipa al mondiale sudafricano, ma per i primi gol bisognerà aspettare l’ottobre dello stesso anno quando la punta slovena sigla una tripletta nel match tra Slovenia e le Isole Faroe. Forte fisicamente e abile nel gioco aereo grazie anche ai suoi 188 cm, bravo oltre che a finalizzare anche a far salire la squadra, Matavz è uno di quegli attaccanti che farebbero comodo a qualsiasi allenatore e molte big europee lo sanno bene. Difficile dire se qualche squadra potrà bussare alla porta dell’Augsburg già dalle prossime settimane, quel che è certo è che il club tedesco, in vista anche dell’Europa League, non vorrà privarsi di un giocatore con un senso del gol come pochi, facendo crescere i rimorsi di chi in precedenza avrebbe potuto puntare di più su di lui. A 26 anni lo sloveno ha già tanti gol alle spalle e tanti ancora da segnare, ma di gol importanti come quello di ieri raramente se ne fanno. Quei gol con cui firmi la storia.