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Toktas e l’omicidio del figlio di 5 anni: “Non lo amavo”. Dalla Turchia: gesto dovuto a esaurimento nervoso

13.05.2020 | 20:30

La Turchia (e non solo) è ancora sotto shock. Cevher Toktas, calciatore dilettante del Bursa Yildirim Spor, il 23 aprile scorso aveva portato suo figlio di 5 anni in ospedale con presunti sintomi di Coronavirus. Il giocatore ha informato il personale della clinica che suo figlio stava avendo problemi respiratori e, dopo un tentativo di salvare la vita del bambino da parte dei medici, è stato rilasciato un certificato di morte. Ma qualche giorno dopo, lo stesso Toktas si è recato dalla polizia locale confessando di aver ucciso suo figlio soffocandolo con un cuscino. Il movente? Semplicemente agghiacciante: “Non l’ho mai amato, anche quando è nato, e non posso spiegare il perché. Non ho problemi mentali”, le parole del calciatore. Dalla Turchia, però, arrivano aggiornamenti in merito: secondo quanto riportato dal quotidiano Hurriyet il gesto è da attribuire a un esaurimento nervoso.

Foto: Daily Sabah