Toldo: “Con Cuper potevamo vincere qualche scudetto, ma purtroppo non dipendeva da noi”
Intervenuto in diretta Instagram sui canali de
La Gazzetta dello Sport, l'ex-portiere di
Inter e Fiorentina,
Francesco Toldo, ha voluto ricordare alcuni momenti della sua carriera:
"Il mio gol alla Juventus? Vieri non l’ha toccata, l’ha sfiorata. A me del gol non interessava. Avevo detto a Cuper che se a fine partita fossimo stati in svantaggio sarei salito in attacco. Gli chiesi di non fermarmi. Non era fallo su Gigi, c’era Collina. E’ stato divertentissimo, al 93esimo gol alla Juve, è stato divertente. All’Inter è stata un’esperienza tosta, potevamo vincere di più, ma le cose a volte non dipendevano da noi, ahimé. Cuper? Era un uomo duro, non aveva la prerogativa della tattica, non faceva giocare benissimo ma aveva la nostra stima. Diceva le cose in faccia. Aveva la caratteristica di battere la mano sul cuore prima di entrare. Ha preso gli anni difficili, avremmo meritato qualche scudetto in più. I più forti con cui ho giocato? A me ha fatto impressione Batistuta. Era un trascinatore. Si è trascinato la Fiorentina sulle spalle per anni. Aveva una forza caratteriale che spostava gli equilibri. Poi Ibra, abbiamo condiviso tante gare, un grande talento, gli mancava lo zampino finale per decidere le partite. Eto’o è stata poi la fortuna dell’Inter. Ma ci devi infilare Milito e poi anche dei difensori. Se potevo andare al Barcellona? Si, ci potevo andare ma ho scelto l’Inter. In genere i trasferimenti le fanno le società, all’epoca la Fiorentina stava fallendo ed ha iniziato e vendere i pezzi migliori. Vedo il notiziario che diceva ‘Rui Costa e Toldo venduti al Parma’. Chiamai la Fiorentina e scoprì che stavano trattando altri calciatori. Poi sono finito all’Inter e mi sono divertito, vincere dopo tanti anni è stata un’emozione indescrivibile. Sono stato vicino pure al Milan, ma c’era Sebastiano Rossi e non avevo voglia di battagliare con lui." Foto: Zimbio