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TOM STARKE: DAL DIMENTICATOIO ALLA GLORIA, CON UN RECORD PAZZESCO

07.05.2017 | 10:15

Per la quinta volta consecutiva il Bayern Monaco è campione di Germania. Una gioia che appartiene anche a Tom Starke, 36enne terzo portiere dei bavaresi, che entra di diritto nella storia del calcio come uno dei giocatori più vincenti di sempre. Proprio così, perché nonostante le pochissime presenze collezionate in carriera, il gigante tedesco detiene un palmares da urlo: ben 13 trofei, 5 Bundesliga, 3 Coppe di Germania, 2 Supercoppe di Germania, 1 Champions League, 1 Supercoppa europea e 1 Mondiale per club. Ma la cosa che più sorprende è che dal 2012 ad oggi, Starke ha collezionato appena 8 presenze, per una media di quasi due titoli ad ogni apparizione. Uno score, quello del nativo di Dresda, che viene celebrato da tutti i tifosi del Bayern, per i quali l’estremo difensore tedesco è diventato a tutti gli effetti un beniamino indiscusso. E non è tutto: nella giornata di ieri, Starke ha fatto il suo esordio stagionale in campionato, salvando il risultato con parate decisive e neutralizzando un rigore ad Haltintop all’86’, permettendo così al Bayern di superare il Darmstadt per 1-0. Una vera favola calcistica, che ha come protagonista indiscusso il portiere 36enne.

Tom Starke nasce a Dresda, il 18 marzo 1981. Inizia la sua esperienza calcistica tra le fila del Stahl Freital, prima di passare alla Dinamo Dresda, dove resterà fino al 1999. Nell’estate del ’99, infatti, viene ingaggiato dal Bayer Leverkusen, uno dei club più prestigiosi in Germania. Nei primi anni con la maglia delle Aspirine, Starke viene aggregato alla seconda squadra, con qualche convocazione anche in prima, senza però scendere mai in campo. Nel 2004 viene girato in prestito all’Amburgo, dove colleziona due presenze prima di far ritorno alla base. Dal 2006 passa a titolo definitivo al Paderborn, e qui trova la sua consacrazione: 47 presenze in stagione, quasi tutte da titolare. Le sue prestazioni convincono il Duisburg prima e l’Hoffenheim poi a puntare su di lui e, tra il 2007 e il 2012, l’estremo difensore tedesco riesce a mettersi in mostra nelle 144 presenze complessive. Nel 2012 arriva la chiamata della vita, quella del Bayern Monaco. In Baviera, però, Starke torna nuovamente a fare panchina. Inizialmente viene designato come il secondo di Neuer, poi il terzo dietro a Reina prima e Ulreich ora. Il suo contratto con i bavaresi scade a fine stagione e, salvo colpi di sorpresa, difficilmente arriverà il rinnovo, considerando l’età non proprio giovanissima del gigante tedesco di 196 centimetri. Sarà la fine di una storia ricca di successi: nei 5 anni all’ombra dell’Allianz Arena, Tom Starke ha vinto la bellezza di 13 titoli, disputando 8 partite, per un totale di 720 minuti di gioco. Pur non scendendo più in campo dal lontano marzo 2014 (in occasione del match contro l’Hoffeheim), la sua bacheca ha continuato a riempirsi senza soluzione di continuità. Di fatto ha vinto un titolo ogni 55 minuti giocati con la maglia del Bayern, per una media di un trofeo ogni 1,6 partite disputate. Numeri pazzeschi, che hanno permesso a Starke di entrare nella leggenda. A maggior ragione dopo la partita di ieri sera: dopo lo stop di Manuel Neuer, che ha portato Ulreich ad essere il titolare nel finale di stagione, si è fermato anche quest’ultimo per un problema al gomito accusato in allenamento; nella gara di ieri contro il Darmstadt, Ancelotti ha quindi lanciato in campo dal primo minuto il terzo portiere, Tom Starke, che si è reso protagonista parando un rigore decisivo all’86’ e regalando la vittoria per 1-0 al Bayern Monaco. Dal dimenticatoio alla gloria, con tanto di 13 titoli conquistati negli ultimi 5 anni. A fine stagione, con ogni probabilità, calerà il sipario sulla bellissima favola di Tom Starke, che – nonostante una carriera da comprimario – è entrato nei cuori di tutti i tifosi del Bayern, e non solo.

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Foto: Twitter Diario Gol