Torino, le verità di Cairo sono diverse da quelle di Juric. E sul mercato conta il saldo
Urbano
Cairo ha intuito che
Juric non è contento e che certe promesse non sono state mantenute. Così, il numero uno del Torino lo riempie di elogi, racconta che ha fatto di tutto e di più per lui, svela le sue ambizioni. Se ci fosse un contraddittorio, magari gli si potrebbe fare una domanda per ripristinare la verità visto che le cose non stanno esattamente in quel modo. Raramente abbiamo visto un allenatore lamentarsi e attaccare la proprietà come Juric, non c’è conferenza che non abbia una frecciatina, un lamento, una critica o una richiesta. E raramente abbiamo visto una proprietà incassare senza ribattere, come se le considerazioni dell’allenatore croato fossero incontestabili. Ribadiamo: il rinnovo di Juric è un passaggio fondamentale per la credibilità del progetto Toro. E su questo non piove, lo impone una certa e sacrosanta libertà di informazione. Il diretto interessato non vede l’ora di tornare a lavorare con un direttore sportivo come Tony
D’Amico che conosce i giocatori, è rapido di pensiero, ha competenza e non impiega un mese per chiudere un’operazione. Si accontenterebbe di restare dov’è, ma soltanto a patto che ci siano tutte le garanzie possibili e immaginabili. A proposito di mercato, una precisazione per non dare adito a equivoci: Cairo dice di aver speso 16 milioni e passa a gennaio per
Ilic, giusto. Ma dovrebbe dire che ne ha incassati 10 per
Lukic, la cessione che non è andata giù a Juric. I conti si fanno attraverso il saldo tra entrate e uscite, altrimenti uno potrebbe dire che ha speso 5 milioni per un appartamento a piazza Navona quando ne ha incassati 3 per averne venduto uno a Trastevere. Il totale della spesa è 2, non 5, per amore della verità sempre. E nel caso del Torino è circa 6 e non 16 e passa, per amore della stessa verità. Intanto, Juric lavora, vince e convince, si è arrampicato all'ottavo posto. E se gli non avessero portato via Lukic a gennaio, oggi probabilmente avrebbe tre o quattro punti in più. Queste sono realtà che non devono essere nascoste. Foto: Torino Twitter