Totti: “Da dirigente della Roma non ero mai chiamato a partecipare e decidere, ecco perché”
14.04.2022 | 09:30
Non solo Ibrahimovic: nel corso dell’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport“, Francesco Totti ha parlato anche della sua esperienza da dirigente della Roma: “Io sono passato da un addio lacerante a fare subito il dirigente della Roma: un percorso che a tutti sembrava naturale e scontato, ma i ruoli non erano chiari. Lì per lì all’inizio ti senti in balia di tutto. Se sei stato un giocatore e hai vissuto sulla pelle le dinamiche del campo e dello spogliatoio ti rendi conto come ragioni in maniera totalmente diversa chi lavora accanto a te e il campo non l’ha mai calcato.
Ignorano aspetti che invece nel calcio fanno la differenza. Forse anche per questo non ero mai realmente chiamato a partecipare e adecidere, perché le mie idee al momento delle scelte risultavano
totalmente diverse dalle loro. Io ho cercato di calarmi in un nuovo ruolo con umiltà: non ho mai preteso di sapere di finanza, marketing, contratti, organizzazione come altri dirigenti esperti nella gestione aziendale, ma se parliamo di calcio, di giocatori, di tecnici, penso di saperne abbastanza per essere ascoltato…
La sinergia tra uomini di campo e uomini d’azienda non è sempre facile. Ecco perché a Ibra ricordo, quando verrà il giorno, di fare quelle due domande“.
Foto: Twitter Totti