Da Santa Maria Capua Vetere a Manchester ci sono più di duemila chilometri. E’ quella la distanza che, nel 2008, Marcello Trotta, fresco autore di una delle due reti con cui l’Under 21 ha battuto 2-0 l’Irlanda del Nord, ha percorso. Aveva sedici anni il centravanti mancino e non ebbe paura di lasciare le giovanili del Napoli per approdare all’Academy del City: “Il Napoli non voleva perdermi, ma io presi la mia decisione di cimentarmi con una nuova esperienza e un nuovo tipo di calcio” ha affermato qualche tempo fa. Come spesso capita ai ragazzi che lasciano i settori giovanili italiani per provare ad agguantare il sogno Premier League, il percorso è tortuoso; ma Marcello può contare su un compagno fedele, indispensabile per emergere: il gol. Segna, Trotta. Comincia con le giovanili del Fulham, squadra che lo mette sotto contratto all’inizio della stagione 2009-2010, quando il ragazzo campano, classe ’92, viene spedito a farsi le ossa nella Reserve League South Under 21. Come detto gli basta poco per far gol: il 24 novembre del 2009, segna il suo primo, in trasferta contro il Wolverhampton. Per Marcello iniziano i prestiti: prima va in League One, al Wycombe Wanderers, poi al Watford, in Championship, dove gioca solamente una partita. La stagione 2011-2012 è lo spartiacque per il centravanti dal fisico possente, alto ben 1,87 cm. Torna nella squadra riserve del Fulham dove segna la bellezza di 18 gol in 20 partite: è il momento per lui di assaggiare la Premier League. E’ il 7 aprile del 2012 quando, a tre minuti dalla fine di Bolton-Fulham 0-3, Trotta viene mandato in campo al posto di Kacaniklic. Per il momento quelli sono i primi e unici minuti giocati nel massimo campionato inglese. Marcello viene rimandato a farsi le ossa, dopotutto non ha ancora vent’anni: riparte dalla terza serie inglese, stavolta con la maglia del Brentford, squadra di un sobborgo di Londra. Anche nella capitale si accorgono di quanto il ragazzo senta la porta: gli basta giocare la seconda partita con la sua nuova maglia e subito segna una doppietta, l’8 dicembre 2012, contribuendo al 3-2 finale con cui il Brentford s’imporrà sull’MK Dons. Quella attuale è la seconda stagione che affronta con i londinesi: nella scorsa si tolse lo sfizio anche di segnare in un 2-2 contro il Chelsea in FA Cup, costringendo i Blues al replay. Anche con le Nazionali giovanili, il gol è il fil rouge: gioca quattro gare con la maglia dell’Under 16 e segna due gol; esordisce con l’Under 18, il 26 maggio 2010, contro la Bielorussia e mette a segno la seconda rete nel 2-0 finale con cui gli Azzurrini stendono gli avversari. Per questo Di Biagio ieri ha deciso di puntarci, per sbloccare una gara di qualificazione al prossimo Europeo in cui l’Under 21 aveva bisogno solo dei tre punti: sarà un caso, ma passano appena due minuti dal suo ingresso in campo quando Rugani porta in vantaggio l’Italia. Poi, per evitare minuti di recupero di sofferenza, ci ha pensato proprio Trotta a mettere in ghiaccio la gara: sfrutta un assist di Fedato, controlla in area col sinistro, si libera con una finta, ancora un tocco con il suo piede preferito e poi botta sotto la traversa. A dispetto del fisico, agilità e qualità non sembrano davvero mancargli. Nell’attesa di riprendere il discorso interrotto col Fulham, con cui è legato fino al 2015, Trotta sogna un grande futuro e magari, chissà, un ritorno a Napoli da re: dopotutto Santa Maria Capua Vetere diede già i natali a Roberto d’Angiò.
(foto tratta da www.brentfordfc.co.uk)