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Trpisovsky: “Siamo pronti, ho studiato l’Inter e Conte quando era al Chelsea. Vogliamo fare punti”

26.11.2019 | 18:32

Jindrich Trpisovsky, allenatore dello Slavia Praga, ha parlato alla vigilia della gara di Champions League contro l’Inter: “Soucek, Sevcik e Masopust? Come sapete hanno avuto dei problemi muscolari, soprattutto i primi due, più o meno recuperati. Diciamo che non sono al cento per cento, ma possono comunque giocare secondo il parere dei medici. L’Inter? Ho visto tutti i loro match di Champions e anche l’ultima contro il Torino. Non credo cambierà molto, ma le squadre italiano sanno sorprendere. Anche la Fiorentina l’anno scorso lo ha mostrato. Magari cambiano qualcosa tatticamente, ma siamo pronti per affrontarli. Mi interessa solo intanto vincere questa gara. Ci sarà una grande atmosfera, un grande pubblico, dobbiamo pensare a portare a casa una vittoria qui in casa nostra. A tutti i costi. Sarebbe il regalo più bello. Barella è stato uno dei migliori per l’Inter prima dell’infortunio. Gioca benissimo a calcio. Sensi ha caratteristiche diverse, comunque molto forte. Non auguro un infortunio mai a nessuno, ci dispiace che l’Inter non possa disporne. In ogni caso giocheranno altri giocatori di livello come Borja Valero e Candreva. Non credo siano più deboli. Conte? Ho studiato molto il suo lavoro al Chelsea. Mi sono molto ispirato a lui. Penso che la vittoria di Torino abbia dimostrato quanto è compatta e intensa la sua squadra. All’andata era alla guida dell’Inter da appena due mesi, stavolta sarà diverso. La difesa nerazzurra lavora benissimo, è molto solida. A Dortmund hanno giocato un gran primo tempo. Nulla da dire su Conte, ha vinto in Italia e in Inghilterra. E’ coraggioso e sa cosa vuole. Per me è tra i cinque top manager al mondo. Ogni squadra è diversa, serve tempo per studiare bene ogni singolo giocatore. L’Inter è molto veloce e pericolosa anche con i difensori. Lautaro è rapido a saltare l’uomo, a Torino mi ha impressionato per le giocate con entrambi i piedi. Non dobbiamo perdere palla nella nostra trequarti, perché possono farci molto male. Occhio anche ai tiri da fuori: Candreva e Brozovic sanno colpire dalla distanza, Barella a San Siro non era proprio a due metri dal nostro portiere quando ha fatto il gol del pari nel finale. Le partite durano novanta minuti. Serve attenzione costante per tutta la partita. Se all’inizio o alla fine, cambia poco. Un gol è sempre un gol. In casa abbiamo subito gol nel recupero contro il Barcellona. Abbiamo sempre offerto grandi prestazioni. Vogliamo cambiare la tendenza a partire da domani, con fame, intensità e corsa per invertire il nostro percorso comunque positivo. Almeno una gara avremmo dovuto vincerla”.

Foto: idnescz