Tudor: “Debutto con la Juve? Non credo al destino. Difesa a tre? Domani vedremo”
29.03.2024 | 13:17
Igor Tudor sfiderà la Juventus domani, nella sua prima gara sulla panchina della Lazio. Il neo tecnico dei biancocelesti ha presentato con le seguenti parole, rilasciate in conferenza stampa, la sfida con i bianconeri:
Che segnali ha avuto dalla squadra? Come sono tornati i nazionali? “Sono tornati tutti senza acciacchi e questo è importanti. Il problema è che sono arrivati tardi e abbiamo lavorato poco. Con gli altri abbiamo lavorato bene in 6-7 allenamenti. I ragazzi hanno avuto la giusta applicazione e voglia. La squadra deve essere lo specchio dell’allenatore, ci vuole però tempo e pazienza per trasformare questa Lazio. Sono qui da poco. Ci provo a farlo in fretta, ma non sarà perfetta la squadra, ma lavoreremo”.
Emozionato e teso per il suo debutto? “Sono sempre positive le sensazioni, nello sport si pensa sempre alla sfida, di poter vincere. Lo sport è gioia. Lo stadio pieno? Sarà bello, ci saranno molte motivazioni, ma va preparata nel modo giusto sotto ogni punto di vista. Penso a preparare la squadra e non alle emozioni”.
Cosa ha rappresentato per lei la Juventus? “Non credo al destino che affronto subito la Juventus. Ho trascorso lì 7-8 anni, nel periodo in cui si costruisce la persona. Sono grato alla Juventus. Ho avuto compagni e dirigenti che mi hanno fatto diventare quello che sono ora, soprattutto per la cultura del lavoro”.
La profonda differenza con Sarri è il modo di difendere. Prima era la palla il riferimento, con lei diventa l’uomo. Lo fa subito questo passaggio? “Ci sono due cose che penalizzano questo cambio. Sono tre anni che la Lazio lavora in questa maniera e poi c’è stato Sarri che è un allenatore forte. Bisogna essere intelligenti. Il modulo è importante ma non come molti pensano. Magari parti con un modulo, ma poi diventa un altro schema. La difesa a tre? Lo vedrete tra poco, vedremo domani”.
Ha già in mente una squadra tipo o cambierà molti giocatori nelle prossime partite ravvicinati? “È una situazione particolare, dovranno giocare per forza tutti. È la prima partita, dopo le nazionali, e poi ci sono due partite in 4 giorni. I 5 cambi sono importanti. Io anche devo capire la squadra, una cosa sono gli allenamenti, un’altra le partite. Devo valutare i giocatori che possono migliorare e che possono seguire il tuo calcio. Poi bisogna vincere, c’è da fare bene da subito, serve essere tosti e con la qualità giusta”.
Foto: Instagram Lazio