Tudor, il bilancio di un mese. Castellanos risponde ai prevenuti
Abbiamo scritto, provocando un po’ ma neanche tanto, che ha fatto più
Tudor in un mese di
Lazio che
Allegri in tre anni di
Juve. La Lazio di ieri ha interpretato bene la partita, peccato soltanto che i cambi non siano stati indovinati. Non avremmo mai escluso
Castellanos per proporre
Immobile e neanche rinunciato a
Isaksen quando
Felipe Anderson aveva speso tutto e non stava bene fisicamente. La Juve era in difficoltà, senza Felipe Anderson spina nel fianco ha potuto rifiatare. Non avremmo rinunciato per alcun motivo a Castellanos perché l’ultimo Immobile resta un grosso problema, infatti quando è entrato ha lasciato traccia al contrario. Qui non si tratta di discutere la carriera dell’ex king del gol, ma l’attuale momento: non gli servono goffi e patetici difensori d’ufficio, il campo è una sentenza. A proposito di Taty, lo hanno a lungo massacrato di critiche, continuiamo a pensare che sia un buonissimo attaccante, ora deve solo prendere fiducia. L’altro rimpianto di Tudor è il secondo tempo dell’andata a Torino, quando la Juve ha fatto due gol, la Lazio è abbastanza sparita dal campo e la squadra di Allegri è stata fatta diventare più grande di quella che è. È bastato un episodio, ieri, per pagare dazio in modo pesante. Foto: Instagram Lazio