Tudor-Napoli: lavori in corso. La richiesta (ridimensionata) sul contratto e i retroscena su Conte-Petrachi

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Aurelio De Laurentiis non si è voluto esporre nel pomeriggio sulla vicenda allenatore, ma è chiaro che Rudi Garcia sia fuori dai giochi già cinque minuti dopo Napoli-Empoli. Se non nell’intervallo quando il presidente era sceso nello spogliatoio per manifestare tutto il suo disappunto. La scelta è stata fatta: Igor Tudor in cima alla lista già da poco prima delle 18 di ieri. Tudor e basta, non Tudor o Mazzarri. E neanche Paolo Cannavaro, le altre due alternative. L’incontro di oggi ha permesso di mettere qualche paletto, ieri avevamo aggiunto che Tudor aveva preso tempo proprio in attesa di incontrare ADL. La sua richiesta iniziale era di due anni e mezzo, il croato è disposto a scendere fino a un anno e mezzo (i sei mesi scarsi di questa stagione più un altro anno) ma senza opzione. De Laurentiis non vorrebbe andare oltre i sei mesi con eventuale opzione, si sta lavorando per la totale quadratura. Il retroscena è che nella tarda serata di ieri il presidente ci ha riprovato per Antonio Conte, avrebbe aggiunto il suo grande amico Petrachi per il ruolo di direttore sportivo, ma ha trovato la porta chiusa. La rivoluzione accadrà nelle prossime settimane o nei prossimi mesi: Pompilio andrà alla Juve, Meluso è in scadenza, un uomo forte nella stanza dei bottoni è un passaggio abbastanza obbligato. Nella speranza che ADL intuisca che un grande presidente, come ha spesso dimostrato di essere, non può diventare un tuttologo. I riscontri degli ultimi cinque mesi sono sotto gli occhi di tutti...
Foto: Instagram Marsiglia