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Udinese, ecco Tudor: “Non sono uno da tiki taka. Salvezza? Quello che mi preoccupa di più…”

21.03.2019 | 11:45

Igor Tudor, nuovo l’allenatore dell’Udinese, si è presentato questa mattina in conferenza stampa. Ecco le sue parole: “Prima di partire volevo ringraziare la società per questo incarico, sono sicuro che faremo tutti insieme bene. L’esperienza mi dice che si fa bene se si rema tutti dalla stessa parte. È sempre difficile, bisogna accettare ogni momento come una sfida, dare il meglio che si può allenare. Se vai ad allenare il Real hai i tuoi problemi, se vai ad allenare il Galatasaray hai i tuoi problemi, se vai ad allenare l’Udinese hai i tuoi problemi. Bisogna lavorare con qualità e se hai certe cose i risultati si vedono. E’ vero che c’è un piccolo problema relativo alla sosta nazionali, praticamente siamo senza undici giocatori che arrivano giovedì e poi dovremo giocare subito sabato, martedì e sabato. Questa è la cosa che mi preoccupa di più: devi dare qualcosa di tuo e farlo in un solo allenamento, perché in pratica avrò un solo allenamento, è una bella missione e mi chiedo come fare. Sono tre partite molto importanti, mi baserò su questo per prendere decisioni. Alcuni allenatori giocano un bel calcio, altri meno: un allenatore è questo, in settimana deve dare qualità. Poi è un problema quando lavorare: abbiamo tre partite vicine e molto importanti, per trasmettere quest’idea devi poter lavorare una settimana, altrimenti rischi di fare confusione che ora non serve. Però devi dare anche qualcosa di tuo. Vediamo, comunque ho già detto l’ultima volta che a me piace giocare un calcio che parta da dietro, con le giuste distanze tra i calciatori. Poi non sono uno che fa il tiki taka alla Guardiola. C’è il calcio con palla e senza palla, è importante essere tosti, aggressivi, compatti. A me piace una squadra che non riceva troppi gol, dipende anche dai giocatori che si scelgono, serve equilibrio. Quota salvezza? Non lo so e non mi importa. È ovvio che poi alla fine sia importante, però dobbiamo pensare partita per partita. Dobbiamo concentrarci sulla crescita della squadra, provare a fare un calcio che da fuori diventi riconoscibile. Però è fondamentale diventare una squadra che prende pochi gol, e magari che fa punti”.

Foto: sito ufficiale Udinese