Udinese, ecco Tudor: “Situazione delicata, chiamerò Oddo per capire. Testa al Benevento, su Balic…”
24.04.2018 | 19:40
In casa Udinese questo pomeriggio è stato presentato il nuovo allenatore, Igor Tudor. Ecco le principali dichiarazioni del tecnico croato rilasciate in conferenza stampa: “La trattativa? Non ci ho pensato, è successo in fretta, negli ultimi due giorni. Sono contento e chiamerò sicuramente Oddo per capire. Allo spogliatoio ho detto di andare a casa e li vediamo domani, alle 6 di pomeriggio. Stanno mentalmente male, loro ci soffrono. Ho parlato subito con il presidente perché pensavamo a un giorno di ritiro, invece gli ho detto di andare a casa. Abbiamo 3 o 4 giorni di allenamenti ed essere al meglio domenica alle 15. In tanti mi hanno chiamato, molti mi hanno detto di pensarci bene perché non è una situazione ideale. Pure chi allena il Real Madrid ha i suoi problemi. La prendo come sfida, credo in me e nella rosa. Noi rimarremo in Serie A e poi faremo un bel campionato. È un momento delicato, per questo non vorrei parlare troppo di me. C’è un lavoro importante da fare, finire la stagione come questa società merita. Finire nel modo giusto, poi partire con nuova energia. Non è il momento di parlare troppo, ora bisogna fare questa partita con il Benevento. La prima volta da allenatore in Serie A? Non è un pregio che io non abbia mai allenato qui. Sono stato in Italia dieci anni da calciatore, giocando in squadre importanti. Se uno ha qualità, nel suo lavoro, deve dimostrarla. Certo, l’esperienza aiuta, ma poi è la qualità che cambia. Balic? L’ho allenato nel settore giovanile dell’Hajduk Spalato. Andrija è migliorato, è cresciuto, non è più bambino come era prima. I giocatori li conosco tutti, è una rosa con cui si può fare bene. Il contratto fino al 2019 più opzione? Era importante per me, venire solo per quattro partite non me la sentivo. Abbiamo parlato, ci siamo piaciuti e abbiamo deciso di fare questo progetto. Io ho apprezzato il club per la serietà. È una delle migliori in questo, ti lasciano lavorare… poi devi essere bravo per dimostrare il tuo valore. A chi mi ispiro in panchina? Ho avuto i migliori allenatori quando ero in Italia: Lippi, Ancelotti e Capello. Difficile parlare di loro, da ognuno ho preso qualcosa. Poi devi essere te stesso, migliorarsi giorno dopo giorno”.
Foto: Udinese Twitter